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Gli schemi di assicurazione dei depositi

Il FITD - Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi in Italia

L’assicurazione dei depositi in Italia è prestata dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD). Costituito nel 1987 nella forma di consorzio volontario, è oggi un consorzio obbligatorio di diritto privato, ufficialmente riconosciuto dalla Banca d’Italia, la cui attività è disciplinata dallo Statuto e dal Regolamento.

Il principio dell’adesione obbligatoria è stato introdotto con l’entrata in vigore del Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia (Tub), mediante il D. Lgs. n. 385 del 1° settembre 1993. Aderiscono oggi al Fondo tutte le banche italiane, circa 300, ad eccezione delle banche di credito cooperativo. Quest’ultime, attualmente più di 400, costituiscono il 9% della raccolta complessiva da clientela ed il 25% della raccolta indiretta del sistema bancario italiano e partecipano ad uno schema di tutela dedicato, rappresentato dal Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo. Le succursali italiane di banche comunitarie possono aderire al FITD su base volontaria, al fine di integrare la tutela offerta dal sistema di garanzia dello Stato di appartenenza. Al contrario, vi sono obbligate le succursali di banche extracomunitarie, salvo che non aderiscano già a schemi assicurativi nel Paese di origine, equivalenti a quello italiano.

Scopo del FITD, come già trattato in precedenza, è quello di contribuire alla stabilità del sistema finanziario e garantire i depositanti delle Banche consorziate, noti come “depositanti deboli”, in quanto non in possesso delle medesime informazioni dell’istituto di credito con cui instaurano un rapporto o che, anche se ne disponessero, non sarebbero in grado di utilizzare per una scelta razionale, data la scarsa alfabetizzazione finanziaria.
L’operatività del Fondo di Tutela dei Depositi recepisce le indicazioni obbligatorie delle Direttive Comunitarie. La Direttiva 1994/19/CE, recepita in Italia con il D. Lgs. n. 659 del 4 dicembre 1996, è stata modificata ed è oggi sostituita dalla Direttiva 2009/14/CE, attuata nel nostro Paese con il D. Lgs. n. 49 del 24 marzo 2011 ed entrata in vigore con decorrenza 7 maggio 2011.

Tale riforma si è resa necessaria alla luce degli eventi manifestatisi negli anni 2007–2008 e della crescente globalizzazione finanziaria: è emersa chiaramente a livello comunitario, ma non direttamente italiano, l’incapacità del sistema esistente, eccessivamente frammentato, di raggiungere gli obiettivi prefissati.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Gli schemi di assicurazione dei depositi

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Informazioni tesi

  Autore: Sara Cesaretti
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Macerata
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia bancaria
  Relatore: Massimo Biasin
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 48

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Parole chiave

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