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Contratto di garanzia e promessa del fatto del terzo

La fattispecie denominata “promessa del fatto del terzo” (art. 1381 cod. civ.) va ricondotta al principio d’inefficacia del contratto rispetto ai terzi

L’art. 1381 cod. civ. dispone: "colui che ha promesso l’obbligazione o il fatto del terzo è tenuto ad indennizzare l’altro contraente, se il terzo rifiuta di obbligarsi o non compie il fatto promesso". La norma citata contempla la fattispecie secondo cui un soggetto (promittente) promette ad un altro (promissario) l’assunzione di un’obbligazione o il compimento di un fatto da parte di un terzo; se costui rifiuta di obbligarsi o non compie il fatto promesso, il promittente è tenuto ad indennizzare il promissario.

In dottrina e in giurisprudenza sono state prospettate soluzioni interpretative diverse quanto alla natura dell’operazione negoziale e dell’obbligazione assunta dal promittente. L’inserimento della norma nel codice civile del 1942 (e prima ancora in quello del 1865) ha permesso di superare de iure condito le perplessità sulla validità ed efficacia della promessa, fondate sull’impossibilità di questa di vincolare il terzo, poiché costui è soggetto estraneo alla conclusione della “promessa”.

In dottrina si era però rilevato che essa è atto di disposizione di un interesse del promittente, il quale ultimo soltanto vincola. In ogni caso con la riproposizione della norma il legislatore del 1942 ha definitivamente sancito la validità della figura. La promessa del fatto del terzo non deroga al principio degli effetti contrattuali limitati alle parti, consacrato nell’art. 1372, comma 2, secondo cui "il contratto non produce effetti rispetto ai terzi, che nei casi previsti dalla legge".

Nessun effetto discende infatti per il terzo dalla promessa, la sua sfera giuridica non è colpita da una situazione passiva attraverso un atto unilaterale di volontà del promittente. L’obbligazione nascente dalla promessa è vincolante solo per costui, su cui grava l’onere d’indennizzare il contraente se il terzo non faccia quanto da lui promesso. In dottrina si parla di “contratto indifferente rispetto al terzo”.

Del resto è da considerare che la fattispecie della promessa del fatto del terzo non può ricondursi alla deroga del principio della relatività degli effetti contrattuali, contemplata nella parte finale del secondo comma dell’art. 1372. Il principio dell’inefficacia del contratto rispetto ai terzi riguarda, come insegnato da autorevole dottrina, quei contratti che producono effetti sfavorevoli o non solamente favorevoli per il terzo. L’eccezione si riferisce quindi ai casi in cui il legislatore consente, in via straordinaria, che un contratto produca effetti non favorevoli a carico di chi non ne è parte.

Orbene la fattispecie della promessa del fatto del terzo non può ricondursi all’alveo di tale deroga, proprio perché essa non tocca in alcun modo la sfera giuridica del terzo estraneo alla promessa. Esclusa, quindi, qualsiasi interferenza tra il rapporto promittente - promissario e la posizione del terzo, rimangono una serie d’interrogativi circa l’inquadramento giuridico della fattispecie, nodi che ruotano intorno all’individuazione del collegamento che s’instaura tra la promessa del promittente, il fatto del terzo che si è promesso e l’obbligo eventuale del promittente di pagare l’indennizzo.

Prima di analizzare singolarmente le singole questioni, si affronta il tema della contrattualità del negozio promissorio, che costituisce un prius logico rispetto alle rilevanti problematiche sollevate dall’istituto in esame: a) quale fatto del terzo si può promettere; b) che natura ha l’obbligazione assunta dal promittente; c) quali sono i requisiti del contratto de quo, ossia la sua causa, oggetto e forma; d) qual è la funzione assolta dal pagamento dell’indennizzo.

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Contratto di garanzia e promessa del fatto del terzo

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Informazioni tesi

  Autore: Pierpaolo Galante
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Biagio Grasso
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 484

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