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La nascita del gusto socialmente condiviso: il ruolo dei mass media

Gusto tra capitale scolastico e origine sociale

Nel dizionario della lingua Italiana il termine “gusto” viene definito principalmente come il senso attraverso cui si percepiscono i sapori; esso però ha anche un altri significati tra cui quello di ‹‹complesso delle preferenze, delle tendenze, degli orientamenti di un'epoca di uno stile››, o come la ‹‹capacità di discernere le cose belle e fini, senso dell'eleganza e della misura››, oppure anche come ‹‹preferenza, inclinazione soggettiva››.
Un’ulteriore e sicuramente più complessa definizione di gusto ci viene data dal sociologo francese Pierre Bourdieu, il quale definisce il gusto come un effetto di sintesi tra cultura e origine sociale ed arriva a fare due constatazioni fondamentali:
a) esiste uno stretto rapporto tra pratiche culturali, capitale scolastico ed origine sociale,
b) a parità di capitale scolastico il peso dell’origine sociale negli atteggiamenti aumenta via via che ci si allontana dagli ambiti della cultura legittima.
In base alla natura delle relazioni tra questi elementi il gusto è classificato in tre gruppi:
1) gusto legittimo, che aumenta con l’aumentare del capitale scolastico e ha frequenza più alta tra le classi ricche e dominanti
2) gusto medio, tipico delle classi medie
3) gusto popolare, frequente fra le classi popolari che ha una relazione inversa con il capitale scolastico.
In questa sede la classificazione del gusto sarà trattata in modo più generale e verrà considerato come diviso in gusto legittimo (d’élite) e gusto popolare (di massa).

L’origine sociale è definita sulla base dell’allocazione nelle classi sociali che dipende principalmente dalla condizione economica e dalla professione del padre. La cultura è strettamente legata al capitale scolastico, il quale garantisce il possesso di una cultura generale (definita come legittima) tanto più ampia quanto più è prestigioso il titolo di studio che si possiede. Dal titolo di studio dipendono anche tutte quelle pratiche che non sono direttamente collegata all’apprendimento scolastico, poiché esso è indice delle condizioni di esistenza in cui è stato acquisito ossia della provenienza sociale dell’individuo. Conseguenza del capitale scolastico è dunque l’appropriazione dell’individuo d’idee e credenze di una cultura condivisa, la quale è regolata da norme che implicano l’assegnazione di titoli ed “assegnazione statuaria” (positiva o negativa) della persona in classi gerarchiche. Questo meccanismo funge da strumento manipolatorio delle aspirazioni dell’individuo, indirizzandole verso posizioni di prestigio, ossia verso immagini sociali prestigiose le quali hanno oggettivamente inscritto in se stesse un determinato futuro e che richiederanno il possesso di un particolare gusto estetico che coincide con un’idea di gusto puro, il quale predilige la forma e tralascia il contenuto dell’oggetto preso in esame e si contrappone con l’estetica popolare che viceversa subordina la forma al contenuto. L’allocazione della persona ad un livello alto della scala gerarchica della società è strettamente connesso anche alla sua disposizione estetica la quale è per definizione strettamente dipendente dalla materialità dell’esistenza; traducendo tutto ciò in termini consumistici, la persona che possiede tale disposizione si concentrerà su oggetti formalmente desiderabili, ma non necessariamente utili, distaccandosi così dal bisogno economico e da tutti coloro che sono ad esso sottomessi e da esso vincolati. Il gusto definito in questi termini diviene dunque un elemento rivelatore della posizione dell’individuo all’interno del sistema sociale e le scelte estetiche (in ambito ad esempio dell’abbigliamento) sono occasioni per dimostrare la propria posizione o per poter tentare di raggiungere una collocazione più alta nella società.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La nascita del gusto socialmente condiviso: il ruolo dei mass media

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Informazioni tesi

  Autore: Vanessa Lavagetto
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Elena Esposito
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 59

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