Effetto della forma di presentazione di alimenti concentrati sul comportamento alimentare e sulle performance di bovini da carne

Un altro aspetto che si pensa possa essere influenzato dalla forma di presentazione degli alimenti é il comportamento sociale ed alimentare degli animali. In particolare si ipotizza che gli animali alimentati con pellet o con farina si comportino in modo diverso sia dal punto di vista alimentare che da quello sociale.
Alcuni autori (Biancifiori et al., 2010) hanno studiato il comportamento sociale dei bovini ed hanno osservato che tra i membri di un gruppo esistono relazioni preferenziali che giustificano la forte coesione esistente fra di essi. Inoltre i soggetti allevati insieme mostrano in tutte le attività le stesse affinità di due gemelli.
Questo è riconducibile al fatto che le preferenze sociali si stabiliscono durante i primi sei mesi di vita, aspetto che assume un importanza economica rilevante dal momento che si ha come conseguenza una riduzione delle perdite legate alle eccessive interazioni di dominanza tra i soggetti.
E’ chiaro che la situazione precedentemente descritta è valida nel momento in cui vengano rispettati gli spazi individuali all’interno dell’allevamento. Infatti, in condizioni di sovraffollamento gli animali, non potendo mantenere le distanze convenzionali, sono costretti ad aumentare i movimenti per evitare i contatti con i soggetti dominanti.
In una situazione del genere essi hanno inoltre difficoltà a memorizzare lo stato sociale dei loro pari e questo li porta in breve tempo ad un aumento delle interazioni aggressive. Ciò accade sia nelle vacche da latte che nei bovini da carne.
Gli stessi autori (Biancifiori et al., 2010) affermano inoltre che un gruppo di bovini presenti in un allevamento può essere influenzato, oltre che dalla presenza di un individuo dominante, anche dalla presenza di un individuo stressato. Infatti in quest’ultimo caso l’influenza esercitata nei confronti del gruppo è negativa ed è probabile che l’interferenza sia mediata da segnali olfattivi contenuti nelle urine.
Al contrario, la presenza di soggetti leader con esperienza, e quindi meno paurosi delle novità, aiuta a tranquillizzare il gruppo, che tende a imitare i compagni più esperti.
E’ certamente difficile a priori stabilire una connessione fra gli aspetti relativi alla forma di presentazione degli alimenti e il comportamento sociale degli animali, anche perché esistono pochi dati al riguardo.
Manteca, et al. (2008) affermano che la dieta ha una ripercussione diretta sul comportamento degli animali; essi hanno infatti ragione di credere che diete monotone, come possono essere l’unifeed per gli animali allevati in stalla e le monocolture per quelli al pascolo, contengono spesso eccessi di sostanze nutritive che influenzano negativamente il benessere degli animali.
Per i vitelli la manifestazione di alcune stereotipie, quali la tongue-plying e il tongue-rolling, rappresenta un importante indicatore di disadattamento e di carenze della sfera sociale ed alimentare (Fraser e Broom, 1990).
L’ipotesi che questo studio vuole valutare nasce dall’intuizione che gli individui che sono più sereni, meno agitati e meno nervosi abbiano delle fermentazioni più regolari e quindi un migliore equilibrio ruminale. Questo comporta un miglioramento dell’efficienza, delle performance e infine della velocità di accrescimento.
Ciò che si vuole capire è quale tipologia di alimenti tra quelli proposti agli animali può avere un effetto simile a quello ipotizzato.
L’altra relazione che si vuole osservare è quella esistente tra il tipo di alimento ed il comportamento alimentare degli animali.
In altre parole, si vuole verificare se gli animali preferiscono il concentrato sotto forma di farina rispetto a quello in pellet e quindi se si ha un maggior consumo.