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Evoluzione del motore a combustione interna ad accensione comandata a due tempi

Norme Euro

Le normative EURO nascono negli anni novanta del Novecento per regolamentare le emissioni degli auto e motoveicoli prodotti e circolanti nella Comunità europea. Ci si è resi conto dopo varie analisi sperimentali che le emissioni dei motori endotermici sono responsabili in larga parte dell'inquinamento atmosferico delle aree urbane:
80 % del totale dell'ossido di carbonio emesso (Co);
80% del totale degli idrocarburi incombusti presenti nell'aria (HC);
30% del particolato totale;
40% degli ossidi di azoto totali (NO).

Queste emissioni, oltre a provocare gravi danni all'ambiente, (piogge acide, modificazioni del clima, malattie della vegetazione, ecc.) provocano anche gravi malattie negli esseri umani, come avvelenamenti da metalli pesanti, malattie cardiovascolari, danni alle vie respiratorie e incidenza di malattie cancerogene provocate da molecole altamente instabili come il “particolato”. Per eliminare progressivamente questi inquinanti è stato introdotto un programma che progressivamente imponeva la riduzione di tali molecole dai gas combusti, in maniera graduale per permettere all'industria di adattarsi con lo sviluppo di nuove tecnologie. Si riporta per sommi capi l'evoluzione delle norme EURO:
Nota: i valori limite delle emissioni riguardano i motori alimentati a benzina a ciclo otto.
pre-EURO 1 ( detti anche veicoli EURO zero): indica i veicoli a benzina a ciclo otto non dotati di catalizzatore e i veicoli a gasolio a ciclo diesel non dotati di iniezione elettronica. Questi veicoli sono stati i primi ad essere colpiti da eventuali provvedimenti di limitazione al transito in aree fortemente urbanizzate.

EURO 1: indica le autovetture conformi alla direttiva 1991/441 o i "veicoli commerciali leggeri" conformi alla direttiva 1993/59. Ha introdotto l'obbligo per le case costruttrici di dotare tutti i veicoli prodotti di marmitta catalitica e di sostituire il carburatore con l'alimentazione a iniezione. E' entrata in vigore nel 1993. Limiti: CO 3 grammi/km, HC+NO 1 grammi/km.

EURO 2: indica le autovetture conformi alla direttiva 1994/12 o i "veicoli commerciali leggeri" conformi alla direttiva 1996/69. Normativa che ha richiesto modifiche anche sui motori a ciclo diesel con l'introduzione del filtro antiparticolato, è in vigore dal 1996. Limiti: CO 2 grammi/km, HC+NO 0,4 grammi/km.

EURO 3: indica i veicoli conformi alla direttiva 1998/69. In vigore dal 2000, relativa all'ulteriore diminuzione delle emissioni. E' stata resa obbligatoria per gli autoveicoli fabbricati dopo il 1 gennaio 2001. Limiti: CO 1,7 grammi/km, HC+NO 0,3 grammi/km.

EURO 4: indica i veicoli conformi alla direttiva 1998/69B. Essa non modifica sostanzialmente i limiti nelle emissioni, ma li estende anche nei primi minuti di funzionamento del motore. Questo rende necessaria l'attivazione immediata del catalizzatore. Tale normativa è entrata in vigore dal 1 gennaio 2006. Limiti: CO 1 0,1 grammi/km, HC+NO 0,3 grammi/km.

EURO 5: indica i veicoli conformi alla direttiva 2007/715. I veicoli omologati dal 1 settembre 2009 dovranno sottostare a tali limiti. I veicoli immatricolati dal 1 gennaio 2011 dovranno soddisfare tali norme. I limiti si abbassano ulteriormente a 500 microgrammi/km di CO, NO 60 microgrammi/km (ossia una riduzione di circa il 25% delle emissioni rispetto alla norma EURO 4), HC+NO 230 microgrammi/km. Vi è in particolare l'introduzione del particolato nella normativa riguardante i veicoli a benzina a ciclo otto di 5 microgrammi/km.


EURO 6: riguarda principalmente le emissioni di ossidi di azoto prodotte da veicoli a motore diesel, che dovranno essere ridotte in misura considerevole. Ad esempio, le emissioni prodotte dalle automobili e da altri veicoli destinati al trasporto non potranno superare il limite massimo di 80 milligrammi/km (ossia una riduzione supplementare di più del 50% rispetto alla norma EURO 5). Le emissioni combinate di idrocarburi e di ossidi di azoto prodotte da veicoli diesel verranno anch'esse ridotte e non potranno superare un certo limite: ad esempio, per le automobili e altri veicoli destinati al trasporto il limite è fissato a 170 milligrammi/km. I veicoli omologati dal 1° settembre 2014 dovranno adeguarsi a questa norma, i veicoli immatricolati dal 1° settembre 2015 dovranno soddisfare questa norma [15] .

Questo brano è tratto dalla tesi:

Evoluzione del motore a combustione interna ad accensione comandata a due tempi

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Informazioni tesi

  Autore: Alessandro Spagnolo
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Padova
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria meccanica
  Relatore: Alarico Macor
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 81

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