Skip to content

Misura della concentrazione di Radon in acque destinate all'approvvigionamento idrico del versante pedemontano sud-est del Monte Etna

Il Radon nelle acque potabili

Il pericolo dovuto all’inalazione del Radon e alla sua progenie sono stati da tempo considerati oggetto di interesse per la radioprotezione. L’ingestione del Radon ha invece ottenuto molta meno attenzione da parte degli organismi preposti al controllo della salute dei lavoratori, soprattutto perché generalmente nei luoghi di lavoro non è previsto pranzare e/o cenare. L’ingestione di Radon assume un ruolo fondamentale se consideriamo che ogni individuo beve mediamente circa 2l di acqua al giorno. Pertanto l’acqua ricca di Radon può divenire una fonte importante di contaminazione per l’organismo. La maggior parte del Radon ingerito viene rimosso dal corpo attraverso l’esalazione. La percentuale di Radon non esalata viene assorbita velocemente dal tratto gastro-intestinale e distribuito ai vari tessuti ed organi, in relazione alla diversa solubilità del gas nel sangue. Gli studi sul Radon ingerito hanno indicato che la ritenzione nel corpo è maggiore quando il Radon è introdotto insieme al cibo. Tale risultato è presumibilmente una conseguenza del più lento trasferimento del cibo dallo stomaco al piccolo intestino: infatti, sebbene il piccolo intestino sia il sito di maggiore assorbimento per la maggior parte dei cibi introdotti, è stato dimostrato che parte di alcuni materiali come acqua, aspirina e alcool sono anche assorbiti dallo stomaco.
La grande quantità di Rn-222 accumulata nel fegato è una diretta conseguenza del fatto che tutto il Radon assorbito dalle pareti del tratto Gastro-Intestinale fluisce, attraverso il sangue, nel fegato. Il tessuto adiposo, dopo circa 30 minuti dall’ingestione, è il maggior sito di deposito di Radon nel corpo.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Misura della concentrazione di Radon in acque destinate all'approvvigionamento idrico del versante pedemontano sud-est del Monte Etna

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Simone Basilio Caruso
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Catania
  Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
  Corso: Scienze e tecnologie per l'ambiente e il territorio
  Relatore: Federico Vagliasindi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 70

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

falda acquifera
acqua potabile
decadimento radioattivo
radon 222
radionuclidi naturali
radioattività ambientale

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi