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Leggere, scrivere e raccontare le Fiabe. Un'esperienza di Gioco-Fiaba nella scuola elementare per conoscere e comprendere le emozioni.

La Fiabazione

La scrittura di fiabe in terapia o in auto-terapia assume come tecnica il nome di fiabazione. In realtà questo metodo non si esaurisce nella semplice scrittura di storie, ma può prevedere diverse fasi di riflessione e di approfondimento.

Nella forma classica il soggetto è invitato a scrivere una fiaba nel modo più spontaneo possibile, senza alcuna spiegazione psicologica, ma potrebbe anche essere utile mettere in atto una drammatizzazione.

In questo caso il paziente non deve scrivere, ma è invitato a recitare il ruolo dei personaggi fiabeschi, avendo però la possibilità di modificarne liberamente il comportamento. Entrambe le tecniche hanno lo scopo di fornire una via di espressione ai contenuti inconsci, portando alla luce problematiche che il soggetto non è in grado di riconoscere ed esprimere razionalmente.

Scrive infatti Paola Santagostino, terapeuta specializzata nel lavoro con le fiabe, che la fiabazione permette di accedere allo sconosciuto, ad un intero mondo di conoscenze e processi interni in cui quotidianamente non riusciamo ad entrare. La fiabazione come metodo stimola l’intuizione e la creatività portando benefici immediati all’autore della storia, sia in termini psicologici che organici, stimolando così l’auto-guarigione.

E’ una tecnica utilizzabile da chiunque e non ha controindicazioni, l’immaginario è difatti un campo sperimentale innocuo dove tutto è permesso e anche qualora ci si spinga al di là di limiti estremi, la realtà ne resta completamente immutata. Proprio per queste caratteristiche e per la sua relativa facilità di utilizzo, il metodo della fiabazione può rivestire importanti funzioni all’interno di un setting terapeutico:

- Conoscere e conoscersi: la fiaba permette sia al paziente che al professionista di comprendere certe dinamiche interne con notevole rapidità. La fiaba prodotta sarà un quadro completo della situazione interna del soggetto e permetterà, dapprima al terapeuta e poi al paziente, di individuare i punti deboli e le aree di forza su cui lavorare.

- Immediato effetto terapeutico: scrivere ha un effetto positivo immediato per diverse ragioni. L’atto fisico della scrittura scarica la tensione psichica; la fiaba prodotta permette di avvicinarsi al proprio mondo interiore, anche laddove la comprensione è ancora inconsapevole; la possibilità di dare una forma ed una struttura al proprio caos diminuisce tensione e paura dell’ignoto.

- Possibilità di infinite sperimentazioni: se la fiaba si trova ad un punto morto, il paziente ha una gamma infinita di possibili soluzioni e finali che può provare liberamente finché non troverà il più adatto alla sua problematica. Trattandosi di un lavoro immaginativo la realtà del paziente non subirà alcuna modificazione.

Quando ci si accinge a scrivere una fiaba, la prima cosa da tenere a mente è il rispetto della struttura del genere. Questo tipo di storia segue infatti un andamento prestabilito che prevede tre fasi distinte:
- Presentazione della situazione iniziale;
- Crisi;
- Soluzione del problema e finale.

Il fatto che ci sia uno schema da seguire è un’importante fonte di rassicurazione nel caso ci si muova all’interno di un percorso psicoterapeutico. Il paziente può essere molto intimorito e spaventato all’idea di calarsi nell’oscurità dell’inconscio e magari essere costretto a rivivere eventi traumatici e spiacevoli dell’infanzia.

Quando si inizia una terapia si è di fronte all’ignoto e tutto ciò che è sconosciuto genera paura. Se invece diamo al paziente delle indicazioni precise, gli forniamo anche dei confini e conseguentemente lo rassicuriamo sul fatto che non si perderà. La fiaba ha questa struttura specifica e nella sua semplicità fornisce un campo di lavoro adatto a qualsiasi tipo di paziente, sempre che quest’ultimo non pretenda troppo da sé stesso.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Leggere, scrivere e raccontare le Fiabe. Un'esperienza di Gioco-Fiaba nella scuola elementare per conoscere e comprendere le emozioni.

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Informazioni tesi

  Autore: Martina Marchetti
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi dell'Aquila
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia applicata, clinica e della salute
  Relatore: Enrico Perilli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 252

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