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La questione dei bambini soldato. Dal coinvolgimento alla riabilitazione

Dalla minaccia della bomba atomica alla minaccia di una bomba sociale

La condizione in cui si trovano molti bambini in ogni parte del mondo sono talmente disperate da risultare quasi inimmaginabili. Per quanto positivi da alcuni punti di vista, gli sviluppi della globalizzazione che hanno dominato l’ultimo quarto del XX secolo hanno escluso molti e disgregato società e costumi tradizionali. Assistiamo a situazioni del genere: una quantità senza precedenti di bambini è denutrita, insufficientemente istruita, marginalizzata, frustrata; un quarto della popolazione giovanile mondiale vive con meno di un dollaro al giorno; almeno duecentocinquanta milioni di bambini vivono nelle strade, duecentoundici milioni devono lavorare per sfamare se stessi e le proprie famiglie; centoquindici milioni non sono mai andati a scuola; in Africa un terzo dei bambini soffre gravemente di fame. Questi bambini disperate ed esclusi costituiscono un’enorme riserva di lavoro per l’economia illegale, il crimine organizzato e i conflitti armati. Nel descrivere i rischi che a ciò si accompagnano, Juan Somavi, segretario generale del World Social Summit, osserva: “Abbiamo sostituito la minaccia della bomba atomica con la minaccia di una bomba sociale”.Via via che le riserve energetiche non rinnovabili, i terreni agricoli di alta qualità, le risorse idriche e le zone di pesca si riducono, la penuria di risorse cresce a un tasso uguale e contrario all’aumento incessante della domanda. Poiché questi problemi sociali, economici, ambientali e politici sono inseparabili, alcuni analisti temono che si alimenteranno a vicenda. Ciò che li preoccupa è il rischio di un dissesto a cascata dei sempre più complessi sistemi ecologici, politici ed economici che regolano il mondo, e sono arrivati persino a coniare un nuovo termine per definirlo, “collasso sincronico”. Il vero dramma è che i gruppi in conflitto sono perfettamente a conoscenza di questi squilibri e a volte cercano di sfruttarli. Essi possono allargare il divario indebolendo la stabilità sociale o cercare addirittura di conquistare il potere e sostegno operando come fornitori surrogati di servizi sociali che società sane e governi capaci dovrebbero normalmente essere in grado di erogare. Altre catastrofi, dalle carestie alle epidemie, non fanno che evidenziare lo stato di isolamento e indigenza ampiamente diffusi tra un numero crescente di giovani in tutto il mondo. Particolarmente preoccupante è il carattere perdurante dell’epidemia di Aids nel mondo in via di sviluppo e soprattutto nell’africa sub-sahariana. Non a caso il fenomeno ei bambini soldato ha il suo epicentro proprio qui. La malattia sta alterando la stessa demografia della regione colpendo infatti con maggior durezza le persone adulte ma non ancora anziane.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La questione dei bambini soldato. Dal coinvolgimento alla riabilitazione

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Informazioni tesi

  Autore: Lidia Taraborelli
  Tipo: Diploma di Laurea
  Anno: 2007-08
  Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia
  Facoltà: Scienze dell'Educazione
  Corso: Scienze dell'Educazione
  Relatore: Maddalena Colombo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 78

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