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Le organizzazioni della società civile in Italia - Il settore sanitario

Dal welfare state alla welfare society: i servizi di qualità sociale

I servizi di qualità sociale sono un insieme di attività connesse alla cura della persona, all’assistenza, alla cultura, all’educazione, all’uso del tempo libero, alla socializzazione, alla fruizione del patrimonio ambientale. Tutti servizi che hanno per oggetto quelli che abbiamo chiamato beni relazionali, o che comunque presentano una forte componente relazionale, cruciale ai fini della loro qualità.
La proposta dell’economia civile si basa su di un complesso sistema di riforme sociali, politiche ed economiche, che permettano di passare dal Welfare State alla Welfare Society. Sulla necessità di un cambiamento radicale sono concordi tutti gli indirizzi teorici, molto più dibattute sono le modalità attraverso le quali compiere questa transizione e gli obiettivi da considerare prioritari.
Ecco i principi che l’economia civile propone come cardine:

- Il mantenimento della base universalistica: significa garantire sicurezza sociale e servizi fondamentali a tutti i cittadini, senza attuare discriminazioni. Solo questo orientamento può permettere la sopravvivenza di una democrazia stabile. Un orientamento che tendesse alla discriminazione tra gruppi potrebbe portare a fenomeni di rent seeking e segregazione, erodendo quel patto di solidarietà sociale fra classi e fra generazioni su cui si basa il collante di una società democratica, con conseguente indebolimento del sostegno al sistema e concreta minaccia della pace sociale.

- Un welfare abilitante: ci sono bisogni insiti nella natura umana che devono essere soddisfatti a prescindere da qualsiasi considerazione. Permettere il soddisfacimento di tali esigenze è prioritario ai fini di consentire a ogni individuo di avere accesso alla società e al mercato, dando il proprio contributo nell’interesse suo e della comunità.

- Uno Stato più regolatore e meno produttore: nell’interpretazione tradizionale, l’universalità del welfare è stata legata alla produzione diretta dei servizi da parte dello Stato. Secondo l’economia civile tale passaggio logico non è costitutivo, anzi sono le funzioni di regolazione a essere fondanti del ruolo dello Stato: stabilire i servizi da assicurare, gli standard qualitativi, le regole d’accesso alle prestazioni, accreditare e controllare i soggetti di offerta. L’attività di produzione diretta è in quest’ottica da limitare ai casi dove i benefici superano nettamente i costi; ciò per due motivi: il primo è che lo Stato agendo da producer si assume un gravoso onere che rischia di influire negativamente sulla funzione regolativa, il ruolo principale in materia di welfare; il secondo è che uno Stato-produttore finisce molto spesso per comportarsi in modo paternalistico, offrendo un welfare di tipo assistenziale.

- Valorizzazione delle organizzazioni della società civile: questi soggetti, chiamati terzo settore, devono essere chiamati ad agire come partner attivi dell’ente pubblico, non solo nella fase di produzione di alcuni servizi, ma anche nel processo di programmazione e di adozione delle scelte strategiche. Perché questo sia possibile e porti a concreti risultati sono necessarie Organizzazioni della Società Civile (OSC) forti, non legate a regimi concessori statali, con un’ampia libertà di organizzarsi per esprimere la propria identità e indipendenti dal punto di vista economico.
Il fine ultimo è quello di emancipare l’individuo, non più utente o cliente di un sistema preordinato che si occupa della massa senza cura delle specificità individuali, ma cittadino, portatore di bisogni, di energie e dotato di una propria identità. Un cittadino che non solo consuma, ma che ha il diritto e il dovere di concorrere alla definizione e pure alla produzione delle prestazioni sociali; è l’esaltazione delle libertà individuali in senso positivo, nell’ottica di una rivoluzione culturale incentrata sull’autodeterminazione e sull’autorealizzazione.
L’attenzione si sposta dal servizio, dall’output, alle modalità di produzione con le quali esso viene ottenuto e alle motivazioni che animano coloro che s’impegnano in tali attività: l’intuizione è quella che in questo modo si possano massimizzare le esternalità positive insite nei servizi e nella loro produzione, al fine di contenere i costi, aumentare la qualità e ottenere interessanti ricadute sociali a tutto tondo.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Le organizzazioni della società civile in Italia - Il settore sanitario

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Informazioni tesi

  Autore: Rossano Guidotti
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia
  Relatore: Vera Negri
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 221

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