David Lynch Sound Designer

Dopo "Mulholland Drive" per David Lynch subentrò un periodo molto prolifero, pieno di progetti musicali e di sperimentazioni video, che confluirono in prodotti nati esclusivamente per il web. "Rabbits" fu uno di questi. Una sitcom bizzarra, dove vennero attuate poche strategie innovative e adatta per i fan più sfegatati. In Inland Empire, questa serie viene utilizzata creando un parallelismo, forse involontario, tra i personaggi. La famiglia di conigli recita in un teatro di posa, con un’inquadratura fissa, la luce di taglio proietta le loro ombre sullo sfondo. In sala è presente il pubblico, o almeno così lascia presagire il rumore degli applausi, delle grida di meraviglia e delle risate. Questi suoni sono sempre fuori luogo e intervengono in circostanze inutili, dove la loro presenza non ha nessuna funzione, neanche quella di sottolineare una battuta divertente, dato che battute divertenti non ce n’è. Le parole decontestualizzate procedono nell’indifferenza sonora, non c’è nessun riscontro emozionale vero, il rumoreggiare del pubblico potrebbe essere artificiale, un playback generato da un mixer in sala di regia. Il sottofondo audio è lasciato al rumore del vinile e a suoni aleatori sintetizzati. Una linea melodica cresce d’intensità, ma non va oltre un certo volume, neanche quando il coniglio entra in un’altra stanza e poi si dissolve. Lynch lascia il suo tratto più energico nel simbolismo. È un gesto artistico d’alto livello, che coinvolge il sottotesto della sceneggiatura. La famiglia di conigli, costretta a vivere in un mondo fittizio, è la stessa della gente in carne e ossa che popola gli studi televisivi. Ne nasce uno scambio simbiotico, dove la sitcom coinvolge la vita reale, e dove la vita reale comincia a smembrarsi, lasciando spazio allo share. Nikki Grace e Devon Berk sono ospiti di una trasmissione televisiva condotta da Marilyn Levens, che è speculare alla sitcom, anzi, la finzione raggiunge un carattere più consistente, perché sono persone reali trasformate in animali televisivi. Gli applausi, le risate e lo stupore coincidono con la battuta tagliente, ma se l’ambientazione dei conigli era calata in un’atmosfera cupa, il ritmo dell’azione rimaneva piatto e i conigli non mostravano nessuno entusiasmo nella recitazione, la trasmissione sconfina in altro modo: lo studio televisivo è pieno di colori, i gesti sono ben calibrati e coincidono con jingle melodici o discordanti in presenza di una gaffe, il pubblico è troppo partecipe e facilmente emozionabile. Le due situazioni risultano formate da meccanismi estremi, che non provano neanche a trasmettere un briciolo di credibilità. Ma mentre la prima situazione coincide con la sua impossibilità di vivere nel palinsesto televisivo; la seconda è una classica “buffonata” all’americana, con eccessi paragonabili a "The Jerry Springer Show".