Skip to content

Federalismo e Autonomie in Italia. Gli effetti dello sviluppo federale in Italia sulle autonomie speciali e in particolar modo sullo Statuto di autonomia del Trentino Alto Adige Südtirol

Il tramonto della prima repubblica e il nuovo sistema elettorale

Tra il 1989 e il 1994 l'Italia ha sperimentato una delle più traumatiche e profonde discontinuità mai registrate all'interno di un regime democratico consolidato. L'unico caso noto di una trasformazione così radicale è quello della Francia nel passaggio dalla IV alla V repubblica.
Il sistema politico ha sofferto gli effetti di una malformazione genetica, lamentano Ceccanti e Vassallo, la sindrome del pluralismo polarizzato, come lo battezzò Giovanni Sartori già nel 1992. Questo sistema ha effettivamente inibito il ricambio della classe dirigente e ha consentito una penetrante colonizzazione partitica degli apparati pubblici, dell'economia e della società

Agli inizi degli anni 90 le indagini della magistratura di Milano contro il finanziamento illecito dei partiti, gli scandali per la corruzione e l'ascesa della Lega Nord scossero fortemente il panorama politico italiano. 43 Alle elezioni per il Parlamento del 5 aprile 1992 iniziarono a delinearsi le prime ripercussioni. La Democrazia Cristiana (DC), che fino alla fine degli anni 50 raggiungeva oltre il 40% dei voti a livello nazionale, alle elezioni del 1993 scivolò sotto la soglia del 30%, ma riuscì comunque a salvare il suo risultato con circa il 29,7%, prima di iniziare l'inarrestabile discesa alle elezioni successive fino alla scomparsa.

L'Italia era sotto shock per gli scandali legati alla corruzione. Si sperava di riconquistare la fiducia dei cittadini con una riforma elettorale e un sistema più trasparente. Il sistema proporzionale con collegi molto grandi per l'elezione della Camera dei Deputati aveva fatto sì che i candidati fossero pressoché sconosciuti alla popolazione e che andasse perso sempre di più il contatto diretto tra gli eletti e gli elettori.
Non si riuscì, tuttavia, a prendere la decisione per un sistema maggioritario a collegi unici e, quindi, ci si decise per un sistema misto, composto per tre quarti dal maggioritario a collegi uninominali e un quarto con sistema proporzionale. Il Mattarellum, come viene denominato secondo il suo ideatore, il deputato Sergio Mattarella, entrò in vigore con legge del 4 agosto 1993, n 276.
Tra le attese sugli effetti del maggioritario c'erano la speranza di più trasparenza e vicinanza al cittadino così come la riduzione del numero dei partiti. I collegi elettorali portarono senza dubbio ad una vicinanza maggiore col cittadino, ma non a una riduzione dei partiti. Anzi, la frammentazione partitica risulta addirittura aumentata, registrano Chiaramonte e D'Alimonte nel 2004.

Si aggirarono gli effetti del sistema elettorale maggioritario. I partiti si univano solamente in maniera tecnica, ripartendo i collegi elettorali ritenuti sicuri per la propria coalizione politica in tutta
Italia tra i partiti delle coalizioni, dando così la possibilità anche ai piccoli partiti di poter fare la loro parte.
Ma il bilancio non cambiò neanche dopo. Aldo Di Virgilio giunge nel 2004 alla conclusione che le alleanze hanno portato si a una stabilità ma a nessuna coesione. Non era colpa del sistema, ma questo non era sufficiente, per sgombrare da un giorno all'altro una vecchia tradizione italiana. Corbetta e Segatti lamentano una crescente personalizzazione della leadership e il carattere populistico del rapporto con l'elettorato. Non possiamo però colpevolizzare anche per questo il sistema elettorale, tanto più che dopo l'abolizione del Mattarellum nel 2005, il carattere populistico è peggiorato invece di migliorare.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Federalismo e Autonomie in Italia. Gli effetti dello sviluppo federale in Italia sulle autonomie speciali e in particolar modo sullo Statuto di autonomia del Trentino Alto Adige Südtirol

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Oskar Peterlini
  Tipo: Tesi di Dottorato
Dottorato in Dottorato di ricerca
Anno: 2010
Docente/Relatore: Alan Scott
Correlatore: GüntherPallaver
Istituito da: Leopold Franzens Universität Innsbruck
Dipartimento: Facoltà di Scienze Politiche e Sociologia
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 399

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

italia
costituzione
federalismo
regioni
competenze
federalismo fiscale
riforma costituzionale
autonomia
trentino alto adige
südtirol
centralismo
statuto speciale

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi