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L’intervento educativo dell’infermiere può incidere sullo stile di vita del paziente con infarto miocardico? La presentazione di un caso clinico.

Terapia interventistica (PTCA)

Dopo l’esecuzione di esami cosiddetti "non invasivi" cioè fatti senza "entrare" all’interno del corpo (ad esempio, ecografie effettuate durante iniezione di particolari farmaci, esami ecc), se si giunge alla conclusione che c’è un problema alle coronarie, il paziente è invitato a sottoporsi ad un esame "coronarografico". Quest’ultimo è una metodica radiologica che, mediante l’iniezione di mezzo di contrasto, consente la visualizzazione delle arterie coronariche, al fine di studiarne la morfologia, il decorso ed eventuali alterazioni. Per angioplastica coronarica percutanea (PTCA) si intende invece, una manovra invasiva atta a ristabilire per mezzo di un catetere a palloncino il flusso coronarico dove si è venuta a formare un occlusione in seguito a trombi o al deposito di placche ateromatose, e nello stesso tempo si applicano gli stent che sono protesi endovascolari metalliche con lo scopo di tenere il vaso pervio. Di varie dimensioni e con caratteristiche diverse, vanno scelti a seconda delle dimensioni del vaso e del tipo di lesione. Gli stent di ultima generazione sono molto flessibili e con basso profilo per accedere a lesioni in vasi tortuosi e lesioni distali. Dopo aver praticato la dilatazione della parte di coronaria stenosata mediante la metodica tradizionale, lo stent viene piazzato nel punto dilatato e, mediante gonfiaggio del palloncino, viene disteso e fissato. Esso limita le dissezioni parietali, mentre riduce le restenosi a distanza. Ciò nonostante in una percentuale elevata di pazienti 10%-40% insorge il problema di una restenosi intrastent, un tentativo dell’organismo di cicatrizzare la parte più interna del rivestimento vascolare lesa dall’impianto dello stent. Esistono in commercio vari tipi di stent di vario materiale (cromo,cobalto) per diminuire la restenosi ma non si è ancora arrivati alla soluzione totale. L’ultima novità in campo degli stent è rappresentata dagli stent medicati a rilascio di un farmaco citostatico, rapamicina, che diminuirebbe notevolmente il rischio di restenosi.

Questo brano è tratto dalla tesi:

L’intervento educativo dell’infermiere può incidere sullo stile di vita del paziente con infarto miocardico? La presentazione di un caso clinico.

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Informazioni tesi

  Autore: Cristian Labruzzo
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Pavia
  Facoltà: Medicina e Chirurgia
  Corso: Infermieristica
  Relatore: Miriam Villani
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 48

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