Skip to content

Caratterizzazione dei raggi cosmici rivelati dall'esperimento Argo-YBJ in funzione della quota di interazione del primario

Sciami atmosferici estesi (EAS)

Il risultato dell'interazione delle particelle primarie con l'atmosfera è un disco di particelle, più o meno spesso e più o meno esteso, che evolve nelle dimensioni e nella struttura, che viaggia circa alla velocità della luce e che infine giunge a terra se l'energia del primario è sufficientemente elevata. Uno sciame atmosferico è una "cascata" di particelle generate alla sommità dell'atmosfera dall'interazione del raggio cosmico primario, singolo nucleone, nucleo o fotone, con le molecole dell'atmosfera. Una volta prodotte, le particelle dello sciame perdono energia a causa di interazioni elastiche e anelastiche.
La produzione di particelle secondarie, e quindi il processo di moltiplicazione raggiunge un massimo e si attenua quando le particelle dello sciame, per interazioni successive, si trovano o ad avere energia al di sotto dell'energia critica di circa 80 Mev, in corrispondenza della quale i processi moltiplicativi diventano meno probabili. Questa è la fase di sviluppo dello sciame in cui il numero di particelle inizia a diminuire, poiché esse iniziano ad essere riassorbite. Fino a questo punto l'evoluzione dello sciame consiste nel progressivo aumento del numero di particelle (size), mentre queste procedono verso il suolo.
Gli EAS possono essere classificati in due categorie sulla base della natura del primario: sciami adronici, su cui si focalizzerà il mio studio,, e sciami elettromagnetici. I primi sono prodotti da un protone, un nucleo di elio o un nucleo più pesante e, mentre i secondi sono prodotti da fotoni, elettroni o positroni. Gli sciami adronici ed elettromagnetici sono profondamente diversi tra loro.

Le differenze principali fra i due tipi di sciame sono nella loro topologia e nella loro composizione. Gli sciami elettromagnetici si sviluppano con grande regolarità sia longitudinalmente, quindi rispetto alla direzione di propagazione, sia lateralmente, ovvero nel piano ortogonale alla direzione di propagazione. Gli sciami adronici invece, essendo mediati sia dall'interazione forte che da quella elettromagnetica (le cascate secondarie prodotte dai fotoni generati nel decadimento del ), mostrano maggiori irregolarità sia longitudinali che trasversali.
Nel linguaggio tecnico uno sciame atmosferico è denominato "swarm", perché consiste di un disco sottile di particelle relativistiche. Una volta entrato nell'atmosfera terrestre un raggio cosmico percorre al massimo una distanza dell'ordine di una decina di km prima di interagire con un nucleone dell'atmosfera.
L'interazione, se il primario è un nucleo, dà inizio ad uno sciame ddi particelle secondarie formato da e altri adroni che poi decadono in muoni e neutrini, e da pioni neutri che, decadendo in coppie d di fotoni, danno inizio ad uno sciame puramente elettromagnetico. Qualora il primario fosse esso stesso un fotone si genererebbe subito una cascata elettromagnetica, come più avanti verrà esplicitato.

Un raggio cosmico induce quindi uno sciame atmosferico che ha tre componenti: elettromagnetica, muonica e adronica . La distinzione fra componente hard (dura) e soft(molle) invece è stata introdotta per gli apparati di sciami a terra, con questa notazione si faceva riferimento infatti alla componente più (muoni) o meno penetrante (fotoni, positroni,elettroni) dei raggi cosmici rispetto ad uno spessore di piombo. La direzione di arrivo del primario definisce l'asse dello sciame e il punto di intersezione di questo asse con il suolo è detto core. La densità di particelle a terra in funzione della distanza dall'asse dello sciame è detta funzione di distribuzione laterale, mentre lo sviluppo longitudinale dello sciame fornisce informazioni sul numero di particelle prodotte in funzione della profondità atmosferica attraversata lungo la direzione dell'asse dello sciame.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Caratterizzazione dei raggi cosmici rivelati dall'esperimento Argo-YBJ in funzione della quota di interazione del primario

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Cristina Papaleo
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Roma Tor Vergata
  Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
  Corso: Fisica
  Relatore: Rinaldo Santonico
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 37

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

raggi cosmici
interazioni adroniche
“quasi-unaccompanied” events

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi