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La sessualità in scena

Fisiognomica del pederasta

Il passaggio dalle possibili controfigure dell’omosessuale, al soggetto dotato di una sua fisiognomica, come questo titolo suggerisce, non è stato né brusco né diretto: vanno perciò considerati alcuni fattori che hanno permesso e in molti casi hanno fatto da cerniera a questo cambiamento decisivo. Non basta parlare del colpo di stato del 1851 che portò Luigi Napoleone a essere il nuovo imperatore dei Francesi per il ventennio successivo, né delle restrizioni in materia legislativa, né tanto meno dell’ascesa di una classe sociale, la borghesia, avida di potere e di sicurezza, una sicurezza che poteva essere garantita solo da un sistema forte e capillare. Le ragioni profonde vanno ricercate all’interno della psichiatria: una di queste risiede nella problematizzazione dell’istinto. Parola usata da Foucault per spiegare le trasformazioni che stavano avvenendo all’interno del sistema psichiatrico e nel rapporto tra psichiatria e potere. La legge del 1838, secondo Foucault, sarebbe il fulcro di questo cambiamento: questa legge stabilisce il ricovero d’ufficio, “ovvero l’internamento di un alienato in un ospedale psichiatrico su richiesta, o per ordine, dell’amministrazione prefettizia”,stabilisce inoltre che “una volta che l’internamento sia stato deciso dall’amministrazione prefettizia, l’istituto specialistico e i suoi medici devono fare un rapporto sullo stato del soggetto internato, senza tuttavia che le conclusioni del rapporto medico vincolino in alcun modo l’amministrazione prefettizia. Si può dunque ammettere che uno possa essere rinchiuso per ordine dell’amministrazione prefettizia. Anche se i medici concludessero che non c’è alienazione, l’internamento sarà mantenuto”. È possibile vedere che, se da un lato, “la psichiatria riceve la propria consacrazione non solo come disciplina medica, ma anche come disciplina specialistica all’interno del campo della pratica medica”, dall’altro questa stessa consacrazione fa degli psichiatri dei soggetti investiti di una responsabilità enorme; devono infatti rispondere alla domanda: “abbiamo davanti a noi un individuo capace di turbare l’ordine e di minacciare la sicurezza pubblica?”. Il ruolo dello psichiatra a questo punto è cambiato, infatti, “quando lo psichiatra riceve un malato ricoverato d’ufficio deve rispondere, al contempo, in termini di psichiatria e in termini di disordine e pericolo. Deve commentare, senza che d’altronde le sue conclusioni vincolino l’amministrazione prefettizia, i rapporti possibili tra la follia (la malattia), da un lato, e il turbamento, il disordine, il pericolo dall’altro. Non più dunque le stigmate dell’incapacità a livello della coscienza, ma i focolai di pericolo a livello del comportamento”. L’ultima frase mi sembra particolarmente adatta nel precisare le trasformazioni cui accennavo prima. L’asse, e lo stesso Foucault ne dà conferma, si sposta “da ciò che il malato pensa a ciò che il malato fa “. La figura dello psichiatra si interesserà sempre più e nel dettaglio al pericolo che un soggetto malato può rappresentare per la società ma soprattutto per la famiglia, nucleo primario di indagine.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La sessualità in scena

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Informazioni tesi

  Autore: Fabio Libasci
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Lingue e Letterature Straniere
  Corso: Lingue e Culture Europee
  Relatore: Ferdinando Amigoni
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 216

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