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Calcio italiano - scandalo: zero a zero

L’ industria dell’ informazione e lo scandalo.

Il primo macroscopico effetto dei media riguarda le dinamiche di diffusione e circolazione dello scandalo, ed è rappresentato dall’infinita capacità di replicazione delle rappresentazioni mentali e culturali tipica dei mezzi di comunicazione di massa. Una qualsiasi denuncia di devianza, ad esempio un amore tra una donna adulta ed un uomo molto più giovane di lei, ha probabilità diverse di diffondersi e di diventare pubblica se viene trasmessa oralmente all’interno di una ristretta cerchia di conoscenti piuttosto che se n e viene data una rappresentazione attraverso i media. Nel primo caso, come del resto è successo per secoli nelle società tradizionali, le probabilità di diffusione d ella storia saranno decisamente limitate ed essa sarà, al più, destinata ad arricchire il pettegolezzo locale. Nel secondo caso, quella storia, tenderà a disseminarsi nel sociale moltiplicandosi infinite volte in catene complesse di rappresentazioni pubbliche e mentali, fino a diventare un frammento di conoscenza largamente condivisa con l’intento di suscitare una reazione contro quanto viene informalmente tollerato.Sulla possibilità di diffusione agisce anche “l’autoreferenzialità” tipica dei mass media. Per autoreferenzialità si intende la tendenza che, soprattutto per quanto riguarda l’informazione, tali mezzi hanno di riprendere i contenuti già trattati da altri mezzi; in una catena di continui rimandi e contaminazioni che ricorda, molto da vicino, i processi di propagazione dei virus. Su tale processo di diffusione “epidemiologica della storia” agiscono , evidentemente, numerosi fattori tra cui: il processo di selezione cui vanno inevitabilmente incontro le notizie prima di entrare nel circuito dei media. E’ vero in fatti che ci sono notizie le quali si prestano a una maggiore o minore diffusione in dipendenza dall’ambiente sociale in cui sono inserite ma anche che sui mass-media agiscono meccanismi di controllo politico ed economico. La stampa quindi n on avrebbe tutta quella libertà e indipendenza che le viene formalmente attribuita, ma favorirebbe quelle notizie e quelle interpretazioni degli avvenimenti che appaiono meno contrastanti rispetto agli interessi dei gruppi di pressione politici ed economici che hanno accesso alla cronaca. Ci si chiede dunque, circa il fenomeno della denuncia e della diffusione dello scandalo attraverso i media, quale sia il ruolo di tali mezzi e quale sia l’obiettività della struttura informativa rivolta al pubblico.
In p articolar modo :
a) se la stampa svolga un ruolo importante nella manipolazione dello scandalo;
b) se l’obiettività sia una meta raggiungibile oppure quali alternative ci siano per informare il pubblico.
La cultura di massa si compiace di ricostruire catastrofi e atrocità, di darle in pasto al pubblico, spesso del tutto indifferente ad esse, oppure preventivamente vaccinato in modo da non lasciarsi influenzare.
La notizia drammatica suscita più interesse e ansietà di quella lieta e riesce ad avere un mercato più ampio. Nella società opulenta le morti e i conflitti in Africa o in Asia poco toccavano gli europei perché la distanza sociale dalla tragedia rendeva il telespettatore molto indifferente alla morte. Nell’ultimo decennio tale indifferenza è però diminuita con il diffondersi del terrorismo e del fondamentalismo , con l’avvicinarsi di un a crisi del petrolio che coinvolge la capacità di sopravvivenza della nostra società, già meno opulenta. La società dei consumi, nella odierna crisi economica, appare quindi accerchiata, ricca e minacciata.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Calcio italiano - scandalo: zero a zero

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Informazioni tesi

  Autore: Adele Silvestri
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2005-06
  Università: Libera Università degli Studi San Pio V di Roma
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze politiche e delle relazioni internazionali
  Relatore: Roberto Mongardini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 58

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