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Outdoor Training: un'analisi della validità di una metodologia di apprendimento e di formazione

La formazione-intervento: quadro teorico di riferimento

Uno dei maggiori contributi al tema dell’apprendimento e della formazione è stato quello offerto dall’orientamento costruttivista e dalla prospettiva aperta dalle scienze cognitive, che è ciò che caratterizza la formazione-intervento5- il quadro teorico di riferimento che qui intendo esaminare in maniera più approfondita e all’interno del quale si colloca l’esperienza che in seguito presenterò- nel senso dell’aver agevolato il passaggio da una concezione formativa improntata alla normatività e direttività, verso quella basata invece sulla costruzione della conoscenza e dell’apprendimento. Le implicazioni e conseguenze rispetto ai modelli elencati sono notevoli. Per il costruttivismo la conoscenza non esiste al di fuori e indipendentemente dalle persone; la conoscenza non può essere trasferita da una persona all’altra come avviene in alcuni modelli di formazione prima menzionati. L’apprendimento è una creazione attiva delle strutture della conoscenza fondata sull’esperienza personale; è il risultato di un’interpretazione personale dell’esperienza. Ancora, l’apprendimento è un processo, non è un prodotto: è una continua rielaborazione che ogni persona fa dell’esperienza che vive. Questa è la cornice di riferimento nella quale si inserisce la teoria e la prassi della formazione-intervento, una prospettiva operativa della formazione che racchiude diversi contributi di differenti autori interessati ad approfondire il rapporto tra vita e conoscenza, ad affrontare i temi dell’apprendimento, del cambiamento, dell’evoluzione della conoscenza, del conflitto, delle forme di linguaggio, per citarne alcuni. Questa prospettiva si colloca lungo la tradizione dell’action- research di K.Lewin, e assume la realtà esperienziale e i contesti della vita reale come condizione e situazione della propria azione. E’ a Kurt Lewin, infatti, alle ricerche sui gruppi e alla teoria del campo che si deve il collegamento tra ricerca e azione per affrontare i problemi posti dal cambiamento. La ricerca-azione apre scenari nuovi nel modo di costruire percorsi formativi rispetto all’impostazione accademica tradizionale delle scienze sociali: “(Lewin) si è allontanato rispetto alla metodologia condivisa, che era centrata sul paradigma positivista il quale impediva allo scienziato chiuso in una torre d’avorio di entrare nella realtà (e) introducendo la metodologia della ricerca-azione ha essenzialmente cancellato il confine che esisteva tra ricerca e pratica e ha mostrato la loro interdipendenza.” Il presupposto si fonda sulla consapevolezza che la ricerca deve essere fatta sul campo perché possa generare dei mutamenti; questo significa un’attenzione all’analisi del contesto, della situazione nella quale si è inseriti perché questa possiede un carattere trasformativo nel senso di possedere le risorse per far generare e scaturire un’azione. L’attenzione è posta alle contingenze, ai modi in cui si possono esprimere le forme di vita, ai modi in cui si forma naturalmente ed evolutivamente la realtà esperienziale. Le risorse, nell’ottica di Lewin sono anche quelle che, secondo una prospettiva positivista, sarebbero state eliminate perché perturbanti un sistema: mi riferisco ai conflitti, alle resistenze, alle difese. Questi, invece, sono considerati fattori costitutivi dei contesti e delle situazioni. La ricerca-azione infatti considera la diversità di esperienze e di competenze all’interno di un gruppo come un’opportunità di arricchimento per il processo della ricerca stessa. Questo è uno dei contributi che la formazione-intervento riconosce per la propria teoria e prassi in quanto si pone con un atteggiamento psicodinamico rispetto alle difese messe in atto contro il cambiamento, cercando di comprendere le ragioni che impediscono di riconoscere queste difese, per trasformare la situazione in occasione di apprendimento.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Outdoor Training: un'analisi della validità di una metodologia di apprendimento e di formazione

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Informazioni tesi

  Autore: Ettore Botti
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Bergamo
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Scienze e tecniche psicologiche
  Relatore: Ugo Morelli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 39

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Parole chiave

outdoor training
formazione
apprendimento
formazione intervento
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