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Ispirazione e Musica - L'idea creativa in alcuni esempi compositivi

Ispirazione onirica

Fra le tante leggende che costellano la storia della musica, una in particolare mi ha sempre appassionato quella riguardante Tartini e la nascita della sonata per Violino “Trillo del diavolo”.
Il compositore così la racconta:
“Una notte sognai che avevo fatto un patto e che il diavolo era al mio servizio. Tutto mi riusciva secondo i miei desideri e le mie volontà erano sempre esaudite dal mio nuovo domestico. Immaginai di dargli il mio violino per vedere se fosse arrivato a suonarmi qualche bella aria, ma quale fu il mio stupore quando ascoltai una sonata così singolare e bella, eseguita con tanta superiorità e intelligenza che non potevo concepire nulla che le stesse al paragone. Provai tanta sorpresa, rapimento e piacere, che mi si mozzò il respiro. Fui svegliato da questa violenta sensazione e presi all'istante il mio violino, nella speranza di ritrovare una parte della musica che avevo appena ascoltato, ma invano. Il brano che composi è, in verità il migliore che abbia mai scritto, ma è talmente al di sotto di quello che mi aveva così emozionato che avrei spaccato in due il mio violino e abbandonato per sempre la musica, se mi fosse stato possibile, privarmi delle gioie che mi procurava.”
L’ispirazione di Tartini, dunque, avvenne durante un sogno, che gli permise di comporre l’intero brano, pur con interventi successivi.
Com’è stato possibile?
I primi passi nell’interpretazione dei sogni si devono a Sigmund Freud, nell’omonima opera del 1899, datata 1900 per simboleggiarne la portata storica, almeno nelle intenzioni dell’autore, che per primo aprì la strada allo studio dell’attività onirica nella psicologia.
Prima di quell’anno, anzi, il sogno era relegato ai margini degli interessi psicologici e gli era negata addirittura una qualsiasi validità psicologica.
Mi soffermerò brevemente su due concetti utili al mio tema, espressi chiaramente da Freud, cioè contenuto manifesto e contenuto latente.
Il primo, il contenuto manifesto, definisce quella parte del sogno che è ricordata al risveglio. Gli elementi di tale "storia" sono simbolici, e devono essere interpretati analiticamente per arrivare al loro significato "profondo". Utilizzando precise regole è possibile decifrare il sogno partendo proprio dal ricordo dello stesso.
Il contenuto latente, invece, è l’insieme di quei contenuti mascherati dagli elementi simbolici espressi nel contenuto manifesto. Attraverso l'interpretazione analitica dei simboli contenuti si riesce ad arrivare alla ricostruzione dei contenuti inconsci che, altrimenti, non potrebbero apparire alla coscienza.
I sogni, secondo Freud, sono regolati dai desideri inconsci, non accessibili all'io, che operano all'interno della psiche umana.
Durante il sonno, essi rafforzano i loro effetti per via della minore attività della coscienza, e hanno dunque l'occasione di emergere sotto forma d’immagine onirica.
Quindi il sogno rappresenta la soddisfazione di un desiderio spesso inaccettabile all'Io del soggetto; di conseguenza, il contenuto latente viene trasformato in modo da non risultare riconoscibile, ed eludere in questo modo la censura applicata dal Super-Io del soggetto sognante.
Freud ipotizza, inoltre, che il sogno tragga origine da residui psichici diurni, cioè da materiale e impressioni non completamente elaborati, i quali non sarebbero in grado di portare alla formazione del sogno se non si rafforzassero con un desiderio inconscio, per lo più infantile, in grado di amplificarlo e portarlo all'attenzione della coscienza.
Certamente, ricollegandoci con il lungo processo creativo del compositore, in cui la musica è pensata e rivista fino ad arrivare allo stadio d’illuminazione, è evidente che per determinati compositori l’ispirazione possa giungere in sogno.
Il cervello semplicemente rielabora gli avvenimenti svoltisi durante il giorno e venendo meno le difese dell’Io, porta a una risoluzione più semplice e veloce.
Nello studio dell’ispirazione onirica quindi non è solo importante il resoconto del sogno (senza, si sconfinerebbe nell’ipotetico) ma riveste molta importanza anche l’interpretazione.
Nel caso di Tartini e del suo sogno cosa si può evincere?
Il compositore italiano era in quel periodo alla ricerca della sonata perfetta che lo consacrasse come musicista.
Un progetto ambizioso, come lui stesso sapeva, cui si dedicava giorno per giorno in un procedimento lento e non privo di fatiche.
Ecco il residuo psichico.
Il contenuto manifesto è facilmente riconoscibile nella figura
del demonio che, preso in mano il violino, sprigiona una musica meravigliosa.
Da cui, il contenuto latente, in altre parole il desiderio spasmodico di Tartini di arrivare alla creazione della sonata.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Ispirazione e Musica - L'idea creativa in alcuni esempi compositivi

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Informazioni tesi

  Autore: Carlo Emilio Tortarolo
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2011-12
  Università: Conservatorio di Musica “B. Marcello” di Venezia
  Facoltà: Scienze Musicali
  Corso: Pianoforte Principale
  Relatore: Christine Meyr
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 54

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