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Sintesi di viste da contenuti stereoscopici non calibrati.

Aree Occluse

Un' occlusione totale è un’area dell'immagine virtuale che non è visibile dalle immagini di partenza, mentre un'occlusione parziale è un'area dell'immagine virtuale che è visibile almeno da una immagine di partenza. Un'occlusione si verifica quando la corrispondenza biunivoca tra i punti della scena e i pixel del piano immagine non vale più, cioè quando più punti della scena si 'allineano' collassando in un solo pixel del nuovo piano immagine, e possono essere causate anche da errori di approssimazione o di interpolazione sulle coordinate dei pixel. Le occlusioni totali sono quindi presenti vicino ai contorni degli oggetti della scena rappresentati nelle immagini di partenza dato che in tali pixel e` attendibile una grossa variazione della profondità. Per risolvere il problema delle occlusioni sarebbero necessarie delle depth-map multi layer nelle quali ogni layer codifica uno strato di profondità della scena. Questa soluzione introduce problemi sia in fase di generazione che in fase di trasmissione dato l'enorme bit-rate necessario. Mentre le occlusioni parziali sono risolvibili poiché c'è l'informazione sul colore di almeno un'immagine in quell'area, le occlusioni totali non lo sono, e quindi la scena viene ricostruita a meno di certo numero di occlusioni totali che dipendono dalla complessità scena e dall'esattezza delle depth associate alla vista. La disparità delle aree parzialmente occluse può essere solo stimata a partire dalla distanza tra le due viste e dalla disparità dei pixel vicini poiché non ci sono corrispondenze tra pixel in queste aree tra le due immagini. Il problema delle occlusioni quando risolvibile e` risolto in fase di warping, altrimenti mitigato in fase di rifinimento finale con tecniche come l’inpainting. Un altro modo per riempire i buchi è usare come in computer graphics un algoritmo di point splat che consiste nel modellare ogni pixel come una sfera 3D di un certo raggio controllata dalla funzione di splatting che e` unica per tutti i pixel dell'immagine. Il numero delle occlusioni aumenta all'aumentare dell'irregolarità` delle superfici presenti nella scena, dell'incoerenza di una depth-map con la scena e tra le depth map, che devono essere simmetriche tra loro; diminuisce all'aumentare del numero delle viste di partenza e al diminuire della complessità` geometrica della scena.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Sintesi di viste da contenuti stereoscopici non calibrati.

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Informazioni tesi

  Autore: Vincenzo Della Corte
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2010-11
  Università: Politecnico di Torino
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Informatica
  Relatore: Enrico Magli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 117

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Parole chiave

computer vision
3d
stereoscopia
uncalibrated view synthesis
sintesi di viste non calibrate
visione computazionale
virtual trajectory
traiettoria virtuale della camera
depth map
mappa di profondità
virtual camera
camera virtuale

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