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Il ruolo degli indicatori di efficacia nell'approccio strategico ai piani urbani di mobilità

Dispersione insediativa e fenomeni connessi

Un fenomeno cui prestare particolare attenzione, sempre inerente alla questione che qui si sta trattando, è l’evoluzione dell’assetto territoriale che stanno subendo le aree urbane, caratterizzate da una forte spinta all’allargamento. La dispersione urbana - o ‘urban sprawl’ nella dizione anglosassone - è un termine che indica la rapida e disordinata crescita dell’area urbana.Il segno distintivo dello sprawl è l’urbanizzazione (nuove attività, servizi, zone residenziali) di ampie zone di territorio extraurbano senza una vera logica insediativa. Il tutto avviene ‘caso per caso’ producendo un paesaggio disordinato, dato dall’esito casuale della combinazione non pianificata dei vari elementi compositivi. Caratteristica a ciò connessa è la bassa densità insediativa delle aree in cui si verifica lo sprawl. La European Environment Agency (EEA) definisce ‘urban sprawl’ come: ‘the physical pattern of low-density expansion of large urban areas, under market conditions, mainly into the surrounding agricultural areas. Sprawl is the leading edge of urban growth and implies little planning control of land subdivision. Development is patchy, scattered and strung out,with a tendency for discontinuity.’ Tale processo viene esaminato, in questa sede, in quanto ha importanti risvolti in termini di domanda di mobilità e di accessibilità al trasporto pubblico. E’ evidente, infatti, che lo sviluppo insediativo a bassa densità di nuove aree urbane provochi un uso estensivo e generalizzato dell’auto privata per ogni evenienza da parte del singolo utente privato: questo a ragion veduta del fatto che un paesaggio costruito in questi termini, inoltre, mal si presta ad essere ben servito dal servizio pubblico. La dispersione insediativa così come l’abbiamo definita è ormai una realtà comune in tutta Europa, seppur il fenomeno ha origini americane, dove aveva iniziato a prendere piede verso i primi decenni del ventesimo secolo. Fu incentivato dalla rapida crescita del tasso di Il Ruolo degli Indicatori di Efficacia nell’Approccio Strategico ai Piani Urbani di Mobilità motorizzazione privata e dalla preferenza verso abitazioni più confortevoli e ampie fornite di giardino da parte degli americani . In Europa, più di un quarto del territorio è soggetto ad evoluzioni degli ambiti urbani. Nel 2020, circa l’80-90% degli Europei vivrà in aree urbane . Le aree urbane particolarmente più a rischio di ‘dispersione’ sono, sempre nel contesto generale europeo, le zone meridionali e orientali europee nonché l’area del MittleEuropa; si intendono, qui, paesi ad alta densità di popolazione e con economie molto forti e solide (Belgio, Olanda, Germania, Italia del Nord, la regione di Parigi sono alcuni esempi) . Conviene però addentrarsi più in specifico nelle dinamiche del fenomeno per capirlo più in profondità nella sua interezza. La dispersione insediativa prende le mosse da due elementi fondamentali: la densità della popolazione e il consumo di suolo a disposizione. Il primo considera l’intensità di popolazione urbanizzata, il secondo si riconduce alla superficie urbanizzata (perché ce n’è di disponibile) . Il fenomeno di sprawl ha le sue origini in quei processi di urbanizzazione dove i comuni della cinta urbana presentano un’elevata quota di superficie territoriale investita da processi di consumo del suolo. In questi comuni, gli sviluppi insediativi comportano un elevato utilizzo di territorio, caratterizzandosi come processi di diffusione insediativa a bassa densità di popolazione. Sono comuni urbanizzati per effetto dell’intensità della superficie. E’ questa la forma di occupazione del suolo corrispondente all’idea di sprawl urbano che qui si sta considerando. Tale modello di sviluppo è particolarmente presente nel nostro paese, nell’area centro-settentrionale, che negli ultimi decenni è stata più investita da evoluzioni di assetto commerciale, urbano e residenziale. Di più. Storicamente, è lecito affermare che la crescita e sviluppo delle città abbia visto nell’incremento demografico delle aree urbane il suo principale fattore scatenante.

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Il ruolo degli indicatori di efficacia nell'approccio strategico ai piani urbani di mobilità

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Informazioni tesi

  Autore: Federico Cegolon
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Padova
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria civile e ambientale
  Relatore: Luca Della Lucia
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 289

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