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Il Pubblico Ministero in epoca fascista

Il sovvertimento della giustizia

Guicciardini diceva: “il popolo è meno offeso da una violazione della libertà che da una violazione della giustizia”. Col mussolinismo la giustizia venne nella pratica sovvertita, o meglio assoggettata alla causa fascista, anche grazie all’ausilio di una parte della dottrina.

Del resto la dottrina e la prassi di uno Stato-partito non potevano che agire con unico obbiettivo: consolidare il potere usurpato attraverso la costituzione di privilegi per gli usurpatori e il contrasto di ogni tentativo di difesa.

Questo obbiettivo venne perseguito tramite vari interventi: attraverso la depenalizzazione dei reati commessi per quel fine nazionale che veniva chiaramente identificato, nella relazione ministeriale, in fine fascista; attraverso le leggi razziste, che in Italia non avevano neppure la giustificazione di un numero rilevante di ebrei, i quali, tra l'altro, si erano perfettamente integrati nel nostro paese; costringendo il potere giudiziario ad applicare leggi anticostituzionali e leggi che mancavano dei requisiti essenziali di uguaglianza e certezza; attraverso i fermi e i confini di polizia; attraverso l’opera del il Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato nel quale la giustizia sostanziale fu violata costantemente con sfrontata impudicizia.

Nonostante questa opprimente azione governativa, il potere giudiziario dette palesi segni di resistenza costringendo il Governo a creare nuovi organi e nuove forme di repressione. E lo stesso valse per la polizia giudiziaria, che non parve suscettibile di un completo asservimento e costrinse il regime a creare, accanto ad essa, organi nuovi così abbietti che rimasero sempre in ombra come clandestini: l'ufficio politico della Milizia e l’OVRA.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il Pubblico Ministero in epoca fascista

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Informazioni tesi

  Autore: Piero Peluso
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli studi di Napoli "Parthenope"
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Dario Luongo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 169

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