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Il riscatto dei vuoti urbani. sTreet, un sistema gestionale per alberare il quartiere Isolotto di Firenze.

Il parcheggio alberato, tecniche e benefici

Nei parcheggi, più che in ogni altro luogo, la convivenza tra veicoli e qualunque elemento vivente è problematica. A questi spazi generalmente si richiede di risolvere il problema dello stazionamento delle automobili; ciò che conta è raggiungerli agevolmente, rimanervi il minimo indispensabile e lasciarli con altrettanta rapidità. Nel frattempo, però, il parcheggio deve svolgere il compito di provvedere al veicolo, restituendolo integro al guidatore e in condizioni ideali di abitabilità (soprattutto in estate).

Vegetazione
Dal punto di vista progettuale, deve realizzare una non facile armonia tra funzionalità e creazione di un microambiente gradevole. A tale scopo gli elementi fondamentali sono:
_ La vegetazione (arborea, arbustiva ed erbacea), in senso verticale;
_ La pavimentazione, in senso orizzontale.
Le piante arboree sono senza dubbio l’elemento fondamentale per un risultato funzionale ed estetico sicuro. Le loro principali funzioni sono:
_ Arredo cromatico di un’area generalmente poco attraente;
_ Condizionamento micro ambientale, con la filtrazione e queste funzioni, ma la scelta della specie da impiegare l’assorbimento di parte delle sostanze gassose di scarico dei veicoli;
_ Attenuazione delle elevate temperature estive e ombreggiamento dei veicoli.
Tutte le piante arboree sono in grado di adempiere a tutte queste funzioni ma la scelta delle specie da impiegare nell’arredo verde dei parcheggi non è così automatica. Non esiste l’albero perfetto per un parcheggio.

Tuttavia alcuni requisiti sono indispensabili:
_ Chioma ampia e folta;
_ Una certa resistenza agli agenti inquinanti;
_ Assenza di frutti voluminosi e pesanti;
_ Assenza di produzione di sostanze imbrattanti;
_ Non eccessiva varianza nel portamento e nelle dimensioni tra un individuo e l’altro;
_ Predisposizione ad assumere con il tempo il carattere di albero solitario.

Altri requisiti sono preferenziali:
_ Una certa rusticità;
_ Una certa solidità dei tessuti meccanici;
_ Una non eccessiva vigoria vegetativa che costringa a frequenti potature, con minima sottrazione di spazio alla sosta e allo svincolo dei veicoli.

Generalmente si preferiscono utilizzare le specie caducifoglie rispetto le sempreverdi, in quanto la persistenza delle foglie sulla pianta durante la cattiva stagione produce un eccessivo ombreggiamento, ostacolando la già limitata penetrazione della radiazione luminosa.
Si può comunque ottenere un effetto cromatico con il fogliame della vegetazione persistente, di tipo arbustivo, nelle aiuole spartitraffico.
La composizione floristica deve attingere razionalmente ai patrimoni botanici locali e di altri climi. Nei parcheggi la specie dominante dovrebbe essere indigena. Se si procede ad arredarlo scegliendo un'unica specie, questa scelta sarebbe consigliata qualora vi fosse l’assoluta garanzia fitosanitaria e funzionale della specie scelta, durevole nel tempo.
Di solito, è preferibile uno studiato accostamento di due specie con caratteristiche complementari.

Ombreggiamento
E’ evidente l’importanza di prevedere un adeguato ombreggiamento che sia il più possibile diffuso e uniforme.
Le specie più indicate sono quelle a chioma espansa e folta, con fogliazione di lunga durata, con ramificazioni tendenzialmente ascendenti o comunque non ricadenti.
Ideali sono chiome come quelle di Celtis australis, Acer pseudoplatanus, Platanus occidentalis, Populus alba, Gymnocladus dioicus, Paulownia tomentosa, Tilia spp.
Le varie specie di Tilia , tuttavia presentano controindicazioni a causa della spiccata tendenza a emettere succhioni alla base del tronco, e ciò aumenta gli oneri manutentivi, e una certa predisposizione a produrre melata che gli afidi producono dopo essersi nutriti con i succhi zuccherini di queste piante. Per quest’ultimo problema, però, è stata creata una varietà resistente all’attacco di afidi, che, quindi, non determinano la produzione di melata (Tilia tomentosa 'Bramant').

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il riscatto dei vuoti urbani. sTreet, un sistema gestionale per alberare il quartiere Isolotto di Firenze.

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Informazioni tesi

  Autore: Maddalena Scalabrin
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Firenze
  Facoltà: Architettura
  Corso: Architettura del paesaggio
  Relatore: Francesco Ferrini
Coautore: Martina Lucchi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 187

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