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Le Emozioni: Comunicarle Analogicamente, Interpretarle digitalmente

Nuove tecniche per leggere le emozioni

Recentemente è stato costruito un sistema per riconoscere le emozioni, basato su ricerche e studi psicologici e sulle attuali conoscenze riguardo la natura delle emozioni e il modo in cui queste agiscono. È una sorta di rete neurale costruita per essere in grado di gestire, comprendere ed interpretare la fusione delle diverse modalità di espressione, come ad esempio le espressioni del volto, la prossemica, e i contenuti del discorso. Dal momento che i computer diventano sempre più sofisticati e fanno sempre più parte della nostra vita è importante saper interagire con essi e saperlo fare in modo naturale, proprio come si interagisce con gli altri esseri umani.

A caratteristica più importante nelle relazioni sociali è la nostra capacità di trasmettere emozioni e comprendere quelle degli altri sulla base di segnali più o meno manifesti. In questo modo regoliamo le nostre risposte e i nostri modelli di comportamento, ottimizzando il processo interattivo. Il nuovo sistema interattivo, per riconoscere le emozioni viene chiamato ERMIS (Emotionally Rich Man.machine Intelligence Sistem), è un sistema che ha lo scopo di riconoscere le emozioni della gente sulla base delle informazioni del loro volto, e dal contenuto dei loro discorsi. Il progetto prevede anche la progettazione di un sistema di rete neurale e una dimostrazione simulata del riconoscimento degli stati emotivi dall’analisi degli stimoli provenienti dalle parole e dalle espressioni del viso.

Un ulteriore strumento di indagine sarà dato da una serie di domande aperte. Questo progetto è stato messo a punto tenendo presenti le teorie filosofiche di Cartesio, i concetti biologici di Charles Darwin e le teorie psicologiche di William James, solo per citare alcuni dei maestri più grandi. Queste teorie hanno contribuito a ideare il sistema ERMIS insieme a quelle più moderne delle neuro-scienze [Fragopanagos2005]. I recenti progressi tecnologici hanno permesso di sondare il cervello umano e in particolare il circuito emozionale, che si occupa del riconoscimento delle emozioni, inoltre hanno permesso una conoscenza più dettagliata della funzione e della struttura del processo di riconoscimento emotivo. Al tempo stesso i progressi tecnologici hanno significativamente migliorato le tecniche di elaborazione del segnale applicato all’analisi dei correlati fisici delle emozioni (tratti del viso e voce), consentendo in tal modo di costruire delle efficienti interfacce multimodali per il riconoscimento delle emozioni.

Un sistema automatico sensibile alle emozioni potrebbe essere usato in psichiatria, per ridurre la dipendenza dei terapeuti dalla procedura diagnostica per la percezioni degli stati emozionali dei pazienti. Questo sistema automatico di rilevamento emotivo, con annessa classificazione delle emozioni, può essere usato in una serie di studi psicologici e neuro fisiologici che finora hanno studiato l’emotività, contando su “soggetti selfreporter”, sistema che però comporta alcuni problemi, perché in alcune situazioni non garantisce obiettività [Fragopanagos2005]. Un’altra applicazione possibile potrebbe essere quella in ambiente professionale, ad esempio in una teleconferenza, si avrebbero informazioni in tempo reale sullo stato emotivo dei partecipanti.

A questo sistema potrebbe essere associato anche un’applicazione di tutoring automatico in grado di regolare interattivamente il contenuto informativo e la velocità alla quale viene consegnato, tenendo presenti del giudizio dell’utente, ad esempio se questi lo trova noioso o entusiasmante, emozionante o addirittura inaccessibile e scoraggiante. Il sistema potrebbe attivare un freno quando vengono rilevati segni di stanchezza dei partecipanti. Il progetto ERMIS ha avuto un precedente, che potrebbe essere considerato un suo antenato, infatti alla fine degli anni ’70 Paul Ekman e Wallace V. Friesen idearono un sistema di decodifica delle emozioni, il FACS (Facial Action Coding Sistem), che scompone le espressioni facciali in microespressioni, le analizza e attribuisce un significato a ciascuna, riuscendo così a leggere emozioni e stati d’animo delle persone [Ekman2007].

Questo brano è tratto dalla tesi:

Le Emozioni: Comunicarle Analogicamente, Interpretarle digitalmente

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Informazioni tesi

  Autore: Ilaria Venturino
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2011-12
  Università: Seconda Università degli Studi di Napoli
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia
  Relatore: Gennaro Cordasco
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 74

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