Imprese globali e strategie di bundling

Nalebuff nel suo articolo spiega quando e in che occasioni si possa parlare di “exclusionary bundling”, ovvero quando una strategia di bundling venga applicata dalle imprese con il principale obiettivo di eliminare i concorrenti, ed i potenziali entranti, dal mercato.
Una strategia di bundling può essere considerata escludente, quando un’impresa che detiene potere di monopolio per il prodotto A e opera inoltre in condizioni competitive all’interno del mercato del prodotto B, stabilisce un prezzo per il bundle di prodotti A-B tale da rendere impossibile per i concorrenti mono-prodotto vendere il prodotto B e competere con essa.
Spesso la strategia di bundling presenta infatti effetti anti-competitivi simili a quelli causati da pratiche predatorie sui prezzi, con una sostanziale differenza tra le due strategie. La tipica strategia di prezzi predatori consiste nell’applicazione di prezzi al di sotto dei costi, con ovviamente un piano che permetta all’impresa di recuperare tale perdita. Una pratica predatoria può essere quindi definita come un sacrificio di profitti di breve termine, a favore di un guadagno futuro di lungo-termine, raggiungibile grazie all’eliminazione dal mercato dei concorrenti, per un periodo durevole.
Le strategie di bundling e di tying invece permettono di raggiungere lo stesso risultato escludente ma senza dover subire la perdita iniziale di breve-periodo.
Consideriamo un’impresa monopolista per quanto riguarda la produzione e la vendita del prodotto A e che si trova in una situazione di concorrenza per quanto riguarda invece il mercato del prodotto B. Supponiamo che i consumatori riconoscano che il prodotto B sia indifferenziato tra i vari offerenti, e che il prezzo del prodotto B sia talmente basso da poter considerare che tutti i consumatori del prodotto A acquistino anche una certa quantità di prodotto B. Consideriamo il mercato del prodotto B un mercato adiacente al mercato del prodotto A. Questa adiacenza deriva dal fatto di avere una parte comune di consumatori e un monopolista interessati a congiungere la vendita dei due prodotti A e B. Queste considerazioni risulteranno valide nel caso in cui i prodotti A e B siano perfetti complementi, ovvero quando il prodotto A verrà consumato solo congiuntamente al prodotto B (per esempio si pensi ad un hardware ed un software), oppure nel caso in cui entrambi i prodotti A e B siano sostituti.
In questo scenario, è possibile per l’impresa produttrice di entrambi i prodotti A e B eliminare la concorrenza nel mercato del prodotto B vendendo congiuntamente i due prodotti.
L’impresa monopolista potrebbe infatti decidere di vendere il prodotto A solo a condizione che sia acquistato anche il prodotto B, ed essendo tutti i prodotti B dei vari competitors perfettamente sostituti, i consumatori non avrebbero motivo per non acquistare il prodotto B congiuntamente al prodotto A. Il monopolista riuscirebbe quindi in questo caso ad eliminare la concorrenza nel mercato del prodotto B, senza sostenere nessun costo aggiuntivo e senza subire nessuna perdita iniziale. In questo caso però l’impresa dovrebbe prestare attenzione al lato giuridico della faccenda ovvero alla legalità della strategia di bundling.
Invece di rifiutarsi di vendere il prodotto A, nel caso in cui esso non venga acquistato congiuntamente al prodotto B, il monopolista potrebbe invece decidere di venderlo à la carte ad un prezzo talmente alto tale per cui nessun consumatore sarebbe disposto ad acquistarlo. [...]