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Differenze individuali e Teoria della Mente: il ruolo del Temperamento

I compiti della falsa credenza

Uno dei paradigmi più noti, per valutare la Teoria della Mente, è quello che utilizza il compito di falsa credenza (false-belief task), attraverso il quale viene valutata la presenza, nel bambino, della capacità di pensare a un’altra persona come soggetto che possiede una falsa credenza rispetto allo stato di realtà, in quanto si rappresenta quest’ultima in modo diverso da come ê realmente (Wimmer, Perner, 1983).

Il compito consiste nello spostare, in maniera inaspettata un oggetto da un posto a un altro (object transfer false-belief task). Una delle prime versioni fu quella di Wimmer e Perner (1983), nella quale al bambino veniva presentato il seguente scenario: un bambino di nome Max mette la sua tavoletta di cioccolato nell’armadietto verde della cucina e poi va al parco giochi. Nel frattempo, mentre Max gioca nel parco, la sua mamma sposta il cioccolato dall’armadietto verde a quello blu. Quando Max rientra a casa, vuole mangiare il suo cioccolato. Finito questo racconto, al bambino si chiede: Max dove cercherà la sua tavoletta di cioccolato?. Solitamente, i bambini di 3 anni non superano questo compito, rispondendo che Max cercherà il cioccolato nell’armadietto blu dove realmente si trova.

Essi non sono ancora in grado di attribuire a Max una falsa credenza rispetto alla realtà. Tale compito viene superato a partire dai 4 anni. Negli anni successivi questo compito ha subito delle variazioni. In particolare, è stata modificata la domanda di predizione nel seguente modo: qual è il primo posto in cui Max cercherà la sua tavoletta di cioccolato?. La prima domanda, infatti, poteva indurre i bambini nell’errore.

Una versione simile è la prova di Sally e Anne (Baron-Cohen, Leslie, Frith, 1985), utilizzata specialmente con i bambini autistici. A differenza del compito di Wimmer e Perner (1983) al bambino vengono presentate due bambole, la struttura narrativa è più breve, più semplice e vengono inserite delle domande di controllo per monitorare la comprensione del bambino e la corretta identificazione delle due protagoniste. Il compito è così strutturato: al bambino vengono presentate le due bambole, di nome Sally e Anne. Si racconta che esse nascondono insieme una biglia in un cesto e che successivamente, Sally si allontana. Nel frattempo, all’insaputa di Sally, Anne sposta la biglia in una scatola. Sally ritorna e vuole di nuovo la sua biglia.
Al bambino viene posta la seguente domanda: dove cercherà Sally la sua biglia?. Poi si aggiungono due domande di controllo, una di realtà (dove si trova davvero la biglia?) e una di memoria (dove era la biglia all’inizio?).

Questo brano è tratto dalla tesi:

Differenze individuali e Teoria della Mente: il ruolo del Temperamento

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Informazioni tesi

  Autore: Valentina Orani
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Cagliari
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Psicologia
  Relatore: Dolores Rollo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 114

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