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Le sfide della globalizzazione per i prodotti alimentari di qualità

Classificazione, standard e certificazione dei prodotti tipici

Con Classificazione si intendono categorie numeriche o descrittive che hanno caratteristiche specifiche e comuni usate per classificare i prodotti.
Gli Standard individuano, attraverso valori, limiti e procedure di misurazione, la classe qualitativa di un prodotto (es.: 1^ e 2^ scelta oppure categoria A B C D e così via).
L’uso degli standard implica la definizione di uno standard minimo che esclude dal mercato la produzione di scarso livello qualitativo, assicurando al consumatore prodotti di alta qualità.

La certificazione è l’atto attraverso il quale una terza parte – indipendente dalle parti interessate – attesta, con sufficiente livello di fiducia, che un determinato prodotto, processo o servizio è conforme a una norma o regola tecnica. Viene attuata attraverso Enti di certificazione che operano sulla base di linee guida stabilite a livello internazionale dall’ISO e recepite in ambito europeo dal CEN. Tali Enti sono a loro volta accreditati da un ulteriore e diverso organismo che verifica la loro idoneità a svolgere i controlli, dotandoli, a discrezione, di un marchio collettivo di garanzia da applicare ai prodotti controllati.
L’Unione Europea ha proceduto, in ambito certificazione, a codificare una serie di regole per il mutuo riconoscimento degli organismi nazionali di certificazione.

Esistono due tipologie di certificazione, quella cogente, che attesta il rispetto delle norme di carattere obbligatorio stabilite per garantire la sicurezza dei prodotti, e quella volontaria, che rappresenta una scelta dell’impresa che si sottopone a determinate forme di controllo da parte di un organismo indipendente.
Nella certificazione volontaria è possibile distinguere un ambito normativo di tipo regolamentato e uno di tipo volontario. In ambito regolamentato, esiste un insieme di regolamenti comunitari che tutelano le produzioni agroalimentari tipiche di certe aree geografiche, fissandone modalità di produzione, trasformazione ed elaborazione, al fine di distinguere i prodotti da altri analoghi e anche per segnalare prodotti ottenuti con particolari tecniche colturali rispettose dell’ambiente.

Nell’ambito regolamentato, nell’Unione Europea, sono tutelati prodotti la cui indicazione di provenienza è riconducibile a un preciso luogo geografico e a cui sono legate caratteristiche qualitative del prodotto, ovvero i prodotti Denominazione di Origine Protetta (DOP), di Indicazione Geografica Protetta (IGP) e di Specialità Tradizionale Garantita (STG).

Questo brano è tratto dalla tesi:

Le sfide della globalizzazione per i prodotti alimentari di qualità

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Informazioni tesi

  Autore: Roberta Di Carlo
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Urbino
  Facoltà: Economia
  Corso: Scienze economiche
  Relatore: Elena Viganò
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 79

FAQ

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Parole chiave

agricoltura
prodotti tipici
tradizioni
ruralità industriale
ruralità post-industriale
ruralità agraria
produzioni certificate

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