La Trinità di Masaccio: l'impianto prospettico, le proporzioni perfette

Di fondamentale importanza per questo lavoro è stato il rilievo fotogrammetrico elaborato per conto dell’Opificio delle pietre dure nell’ambito dei lavori del restauro dell’anno 2000.
Questo documento è stato la base su cui si sono realizzati gli elaborati grafici relativi alla suddivisione degli spazi dell’opera, quelli relativi allo schema prospettico e alla posizione del punto centrico, e soprattutto è stato lo strumento che ci ha permesso di eseguire le misure in scala reale di alcuni elementi dell’affresco che poi ci hanno condotto a calcolare la distanza minima di visione. L’immagine del rilievo è stata importata in autocad, opportunamente scalata e quindi analizzata, misurandone alcune distanza salienti.

La fotogrammetria è la tecnica di rilievo che permette di acquisire i dati metrici di un oggetto tramite l’analisi di una coppia di immagini ottenute con una camera metrica. La camera metrica è una macchina fotografica di cui sono note la distorsione dell’immagine dovuta all’obiettivo, la distanza tra la superficie sensibile ed il centro di proiezione dell’immagine, detta distanza principale e il punto principale, determinato dall’intersezione della superficie sensibile, con la perpendicolare condotta dal centro di proiezione dell’immagine alla superficie stessa; per realizzare la coppia di immagini utili al rilievo, si deve posizionare la camera in due punti, la cui distanza è compresa tra 1/5 ed 1/20 della distanza dall’oggetto da rilevare.

Le due camere vanno sistemate e orientate in base allo spazio a disposizione davanti all’oggetto che si deve rappresentare, così, immaginando di effettuare la fotogrammetria di un affresco, gli assi ottici potranno essere paralleli e ortogonali, convergenti (a simulare la vista stereoscopica) oppure paralleli e obliqui rispetto alla superficie dell’opera. A quest’ultimo caso si fa spesso ricorso quando non è possibile riprendere frontalmente il dipinto, perché coperto da ostacoli o perché lo spazio di fronte ad esso è ridotto rispetto alle sue dimensioni.

Il rilievo di una superficie dipinta, per le sue caratteristiche oggettive, esclude ogni tecnica che non sia indiretta, attualmente è impensabile intervenire su di essa con una qualsiasi strumentazione per eseguire direttamente delle misure: un dipinto è, per sua esigenza intoccabile, se non ai fini di un restauro; inoltre, su di esso è spesso problematico segnare punti di riferimento ai quali relazionare un’eventuale serie di misure dirette.
L’immagine fotografica ripresa con camera fotogrammetrica, ha un suo preciso sistema di riferimento e per questo motivo la tecnica fotogrammetrica può essere considerata quella di elezione per i rilievi di dipinti, in quanto consente di creare un modello della superficie sul quale eseguire le misure occorrenti, dando al contempo un preciso sistema di riferimento, al quale rapportare le misure stesse.