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Sa Limba sarda e i mass Media

Commedie del teatro sassarese

Con l’avvio del Novecento la commedia dialettale ha conosciuto un notevole incremento con l’aumento di autori che scrivono in sardo. Soprattutto in una prima fase il teatro dialettale si pone come obiettivo principale il riso fine a se stesso: infatti dagli studiosi questo teatro viene paragonato al teatro farsesco del cinquecento, che si serviva di maschere e non di personaggi veri e propri. Col passare degli anni e con la presa di consapevolezza degli autori, penetrarono in questo teatro delle tematiche ispirate dal contesto sociale ed economico, e i tipi iniziarono ad assumere i tratti del personaggio. In quest’ambito si iscrivono Bellu schesc’e` dottori di E. Pili, farsa in un atto in cagliaritano, rappresentata per la prima volta a Cagliari nel 1904. Sa coia de Pitanu, di Luigi Matta, commedia in cinque atti, in versi sardo campi danesi pubblicata nel 1910.
Uno degli autori più rappresentativi è E.V. Melis con le sue opere in sardo-trexentese (Trexenta è il nome di un'area situata in Sardegna, nella parte settentrionale della provincia di Cagliari e comprendente 13 comuni): Ziu Paddori, farsa in tre atti rappresentata per la prima volta nel 1919 a Cagliari; Su bandidori, commedia in tre atti del 1920.
Il secondo conflitto mondiale, assieme alla vita sociale, stroncò anche l’attività teatrale; il silenzio fu quasi totale. Solo a partire dal 1960 vi fu una timida ripresa dell’attività teatrale, che pose le basi per una più sentita esigenza per il fatto drammatico: gruppi di base e cooperative teatrali cominciarono a battere a tappeto, con i loro spettacoli agganciati ai fatti e alle tradizioni sarde, i paesi dell’interno, ponendo in pratica e realizzando coraggiosamente l’opera utile del decentramento.
Il teatro sassarese in particolare non ha radici antiche. La prima commedia in questo dialetto è un’opera di Battista Ardau Cannas, esperto conoscitore del dialetto sassarese, ma nato a Cagliari, che nella prima metà de secolo scorso scrive Farendi in Turritana, commedia nostalgica sentimentale sul quartiere più antico di Sassari. La seconda risale agli anni 60 quando Cesare Mastino, soprannominato ziu Cèsaru, scrive Lu patiu anche questa commedia nostalgica ambientata nella vecchia Sassari.
Il vero teatro sassarese, nasce grazie all’importante lavoro fatto da Giovanni Enna, che essendo un grande professionista mette a frutto la sua esperienza, unendo il suo vissuto sassarese, la conoscenza del teatro classico e di quello moderno italiano e straniero. Da questo momento in poi nasceranno molte compagnie teatrali specializzate in questo teatro dialettale, ma ben presto si avvertirà la mancanza di testi. Per colmare questa penuria si decise di iniziare a tradurre testi teatrali dalle altre lingue. Questa fase ha portato a risultati molto importanti e a volte curiosi.
In tempi più recenti si può rilevare la coesistenza di testi teatrali di traduzione e opere originali di autori che contribuiscono al successo di questo tipo di teatro. È in questa categoria che si inserisce Gian Paolo Bazzoni, autore capace di unire una cornice comica a dei contenuti più importanti, persino drammatici.

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Sa Limba sarda e i mass Media

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Informazioni tesi

  Autore: Chiara Porqueddu
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Pavia
  Facoltà: Interfacoltà in Comunicazione Interculturale e Multimediale
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Roberto Vetrugno
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 94

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