Skip to content

Povertà e sviluppo umano nei paesi emergenti: alcune analisi empiriche preliminari

Trade openness e foreign investment nei paesi in via di sviluppo: effetti sulla povertà

Molti economisti sostenitori della globalizzazione legano la riduzione della povertà alla crescita economica intesa come prodotto nazionale (PIL). Essi ritengono che l’integrazione commerciale e finanziaria a livello globale dei paesi in via di sviluppo sia la medicina ideale per far crescere il PIL e per ridurre il livello di povertà. I fondamenti teorici di queste tesi sono da ricercarsi nel modello di Stolper – Samuelson e in quello di Heckscher – Ohlin. In questi modelli si mette in evidenza che, dopo aver formulato determinate ipotesi, un aumento del prezzo relativo del bene, nella cui produzione un fattore è usato in modo più intensivo, si verifica un aumento della remunerazione reale di quel fattore e la diminuzione della remunerazione dell'altro.
In altre parole, con l’apertura del mercato si avranno sbocchi maggiori per i prodotti, di conseguenza si avrà un vantaggio comparato per il fattore abbondante, impiegato nella produzione dei beni esportati. Dato che nei PVS il fattore abbondante è il lavoro non qualificato (unskilled-labour), la liberalizzazione commerciale va a favore dei poveri, perché essi avranno un vantaggio comparato nella produzione di beni ad alto contenuto di lavoro non qualificato. Questo è sostenuto da vari economisti, come Bhagwati e Srinivasan nel 2002 e, ancor prima da Krueger nel 1983. Naturalmente ciò presuppone che gli investimenti siano effettuati in settori dove la produzione possa assorbire una notevole quantità di unskilled-labour. Prima di esprimere alcune considerazioni, osserviamo un po’ più da vicino le ipotesi e il funzionamento di questi modelli.
Il modello di Heckscher – Ohlin, spiega il “pattern of trade”, cioè il perché un paese si specializza – non completamente – nella produzione di un determinato bene, trovando tale spiegazione nella dotazione fattoriale del paese. Il teorema afferma che un paese si specializzerà nella produzione del bene che richiede l’impiego intensivo del fattore di produzione relativamente abbondante e importerà il bene che richiede un impiego intensivo del fattore relativamente scarso. Il modello evidenzia il beneficio derivante dallo scambio: cioè un maggior consumo dei beni entranti nello scambio, grazie alla riduzione dei prezzi consentita dallo scambio stesso.
Il modello di Stolper – Samuelson venne formulato originariamente nel 1941 da Paul Samuelson e Wolfgang Stolper nell'ambito della teoria del commercio internazionale, per studiare gli effetti sulla distribuzione del reddito dell'apertura al commercio internazionale all'interno del modello di Heckscher- Ohlin. Il teorema collega intensità fattoriali e prezzi relativi dei beni con le remunerazioni reali dei fattori produttivi.
Nella formulazione originaria del teorema si ricorre all’impiego di due fattori nella produzione di due beni. In particolare, due beni (1 e 2) prodotti con rendimenti di scala costanti; due fattori di produzione, quali lavoro e terra, utilizzati nella produzione dei due beni, dove p1 e p2 sono i prezzi dei due beni; w ed r i tassi di remunerazione nominali dei fattori, rispettivamente lavoro e terra, cioè salario e tasso di rendita. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Povertà e sviluppo umano nei paesi emergenti: alcune analisi empiriche preliminari

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Riccardo Panese
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi della Tuscia
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia delle istituzioni e dei mercati finanziari
  Relatore: Antimo Verde
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 73

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

istruzione
globalizzazione
sanità
acqua
paesi in via di sviluppo
immigrazione
spesa pubblica
commercio internazionale
liberalizzazione dei capitali
fmi
povertà
modello
valore aggiunto
hdi
fao
analisi empiriche
paesi emergenti
investimenti diretti
indice di sviluppo umano
trade openness
foreign investment
soglia di povertà
wb

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi