La valutazione degli effetti delle politiche pubbliche: aspetti teorico metodologici e applicazione al POR FESR 2007-2013 in Lombardia

L’evoluzione della pratica della valutazione degli interventi e dei programmi finanziati dai Fondi Strutturali è andata di pari passo con le riforme di politica regionale europea.
I metodi solitamente utilizzati per questo tipo di analisi sono numerosi e di diversa natura: possono essere funzionali alla stesura di rapporti per la valutazione o dei programmi operativi oppure frutto di elaborazioni accademiche.
Si è deciso di utilizzare il metodo input – output per motivi sia pratici, come la disponibilità di implementarlo durante il mio tirocinio presso Éupolis Lombardia, sia per motivi teorici, come la sua validità nelle valutazioni di impatto degli interventi pubblici sull'economia in generale (Bezzi, 2012).

La scelta definitiva è stata supportata anche grazie alle indicazioni della stessa Commissione europea, la quale afferma che, per l’analisi dell’impatto dei Fondi Strutturali nelle regioni, l’uso di modelli macroeconomici risulta essere lo strumento più consono in quanto riesce a valutare il maggior numero di interazioni tra le variabili macroeconomiche (MEANS, 1999).
L’analisi input-output è un lavoro analitico, sviluppato principalmente dall’economista Wassily Leontief nel libro “La struttura dell’economia americana: 1919-21”, grazie al quale ricevette il premio Nobel in scienze economiche nel 1973.
Lo scopo principale di questo metodo è quello di analizzare le interdipendenze tra settori nell’economia.

Le tabelle input-output costituiscono, da un lato, un’interpretazione del funzionamento del sistema economico in un dato momento, dall’altro possono essere impiegate quale strumento previsionale per stimare gli effetti che la crescita della domanda in un settore genera sul sistema economico nel suo complesso. In questo ultimo secolo si sono sviluppate diverse estensioni che ampliano il modello di Leontief, introducendo dettagli aggiuntivi dell’attività economica, come il tempo o lo spazio, e unendolo ad altri tipi di strumenti di analisi economica.

L'assunto di partenza è assai semplice: ogni sistema economico è composto da settori differenti tra di loro interdipendenti, poiché la produzione di ciascuno di essi viene acquistata in parte da utilizzatori finali e in parte da operatori attivi in altri settori, che a loro volta la impiegano nella propria produzione.
Le informazioni fondamentali richieste nell’analisi input-output sono quindi i flussi intersettoriali e la domanda finale. I flussi o transazioni intersettoriali (z_ij) sono flussi di prodotti provenienti da un settore i verso un settore j, in un particolare periodo (solitamente un anno), vengono espressi in termini monetari o fisici. La domanda finale (f_i), è la somma di vendite e acquisti di beni o servizi, esterni o esogeni al settore industriale.