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I libri dietro la quarta. Ruoli e forme della quarta di copertina

Dove. I luoghi d’azione della quarta di copertina

Tutti hanno una vaga idea di cosa sia la copertina di un libro. Se non della sua portata semantica, almeno di quale luogo fisico occupi. Forse è meno familiare quella parte della copertina che si trova dietro al libro. O perlomeno non tutti sono in grado di darle un nome.
Dividendo una copertina (intesa per intero) in tre parti possiamo distinguere il «piatto», la parte davanti, il «dorso», ovvero il fianco del libro e la «quarta» (o anche «secondo piatto»), la parte dietro del libro attaccata alla copertina. Per raggiungere la quarta di copertina è pertanto necessario voltare il libro e perdere di vista la copertina. Le tre parti – piatto, dorso e quarta – sono visibili contemporaneamente solo se il libro è completamente aperto dalla parte opposta del testo stampato e delle pagine numerate.
Quanto detto finora ha però una valenza relativa solo ai libri che non prevedono una sopraccoperta. Si è già accennato alle ragioni che hanno portato alla nascita e all’affermazione di questo accessorio del libro: accessorio che ne è diventato mano a mano parte integrante. In questa sede sarà pertanto più facile porsi un domanda: in un libro con sopraccoperta – e per fare un esempio si potrebbe prendere un’edizione hardcover tra le più comuni nell’odierno mercato librario italiano – la quarta di copertina è il retro di sopraccoperta o resta comunque il retro della copertina (nel nostro caso rigida)? La risposta, per essere scontata come sembra, deve tener conto di ulteriori fattori, rispetto a quanto detto.
Se la risposta è (ma difficilmente lo sarà) «la parte dietro della copertina rigida» allora vorrà dire che di questa quarta di copertina non sapremmo cosa farcene visto che molto spesso si tratta di una pagina monocolore, senza alcun testo scritto. E in questo caso bisognerebbe anche chiedersi quale sia la copertina. Se la risposta condurrà ancora una volta verso quella superficie rigida, e anche in questo caso, spesso, monocolore, con un limitato testo inciso (nome dell’autore e titolo del libro) o completamente priva di testo, allora si dovrà rivedere completamente la propria idea di copertina e non considerare i validissimi lavori della grafica editoriale.
L’elemento che invece molto spesso rimane presente, seppur con caratteristiche formali diverse, sia in sopraccoperta che sul supporto di protezione rigida, è il dorso. Qui sono incisi il nome dell’autore, il titolo del libro, magari l’editore e il marchio, a volte la collana e se previsto il numero progressivo della serie.
Molto probabilmente però si risponderà che la quarta, in quel caso, è la parte dietro della sopraccoperta: se questa viene “sfilata” via dal libro e aperta a lenzuolo la quarta sarà il piatto più a sinistra, proprio come quando si apriva il libro dalla parte opposta al testo. Ciò però implica che la sopraccoperta sia un corpo distinto dal libro.
Lontana dal testo, lontana dal libro, la sopraccoperta – al di là della sua funzione protettiva – rientra tra gli elementi costitutivi del prodotto editoriale, più che del libro stesso (inteso come titolo e come oggetto-supporto necessario per la lettura).
La quarta di copertina non può quindi essere rilegata a una zona precisa dell’oggetto libro: si è visto infatti come possa essere lontana dall’oggetto. Bisognerebbe allora chiedersi se effettivamente la quarta di copertina sia un luogo ben preciso, oppure sia qualcos’altro.
Sostenendo che la quarta di copertina è un luogo si sarebbe sicuramente molto coerenti con il nome stesso che questo attributo paratestuale porta. Infatti è una indicazione di luogo, nata da una numerazione progressiva che viene dalla successione: copertina, seconda di copertina, terza di copertina e quarta di copertina.
Come per il libro, la pagina numero 3 si trova dopo la 2 e prima della 4. Ma nello stesso tempo, se si sostiene che la quarta è un luogo del libro – e di sicuro lo è – si contraddirebbe quanto detto sopra, dato che può non far parte del libro. In questo caso al testo non sarebbe certo impedita l’esistenza, ma se fosse strappata via la retrocopertina da un libro in brossura, risulterebbe al minimo come un “libro rotto”. Ma non impedirebbe nessuno dal leggerlo.
Insomma, con la quarta o senza la quarta come luogo fisico, il libro può essere comunque afferrato, sfogliato (nel caso del libro in brossura a dire il vero questa attività potrebbe essere limitata soprattutto se non è stato rilegato a dovere), letto, portato in viaggio, etc.
Se ne può dedurre che l’assenza della quarta non neghi al lettore di usare il libro secondo il proprio scopo: il testo è intatto e l’oggetto anche (o quasi).
Visti i presupposti, la quarta di copertina non è quindi solamente un luogo del libro.
Infatti, dire «quarta di copertina» ha comunemente anche un senso ulteriore: luogo dove il libro viene presentato.
Chiunque sia alla ricerca di informazioni aggiuntive sull’autore, sulla trama del romanzo, sui temi trattati nel saggio, le potrà trovare, almeno in teoria, nella quarta di copertina. Quell’«almeno in teoria» non vuole solo tener presente l’eventualità che si verifichi qualcosa di eccezionale, di cui tener conto in quanto verificatosi, ma perché si vuole considerare l’uso comune di stampare tali informazioni su un luogo diverso dalla quarta: i risvolti.
Dei risvolti si è già parlato nei capitoli precedenti: se si apre la sopraccoperta a lenzuolo come si è fatto sopra, sono quei due lembi all’estrema sinistra e all’estrema destra. Ora occorre però sottolineare la possibilità che tra questi due lembi – uno attaccato alla quarta, l’altro al piatto frontale – e la quarta si strutturino relazioni cooperative. L’individuo (qualsiasi) che vuole informazioni sull’oggetto che ha in mano va intuitivamente alla ricerca di quel luogo dove sa di trovare tali informazioni.
Se si tratta di un libro le va a cercare in quarta di copertina, proprio perché ricorda che lì le ha trovate altre volte. Ma può incontrare una sorpresa: le informazioni non ci sono, oppure quelle che trova non lo soddisfano. Cosa fare? L’individuo sa – lo sa perché ha esperienza e lo sa perché intuitivamente va alla ricerca di altri luoghi dell’oggetto dove poter trovare quello che cerca – che ci sono altre due zone che possono offrirgli ciò di cui ha bisogno.
I contenuti di questi spazi verranno meglio analizzati nel prossimo capitolo. Per ora è necessario comprendere che non necessariamente ciò che si pensa sia nella quarta di copertina, poi in realtà è nella quarta di copertina. Luogo o contenuto? Le risposte potrebbero essere entrambe valide.
Il fattore determinante, prima ancora dell’esistenza reale di questo spazio sul libro, è l’aspettativa che viene a creare nell’individuo di trovare qualcosa e di trovarlo proprio lì, in quarta di copertina. Questa aspettativa, nel caso venga in un primo momento delusa, può portare l’individuo a cercare da qualche altra parte.
Le conclusioni sono apparentemente assurde, ma molto vicine alla realtà.
· La quarta di copertina può non essere con il libro.
· La quarta di copertina può non essere in quarta di copertina.
Il secondo punto vuole sottolineare come nell’uso comune con quarta di copertina si intenda sia il luogo fisico della quarta, sia le informazioni che si possono trovare nella quarta di copertina. Sentir dire «questa quarta è stata ingannevole, perché questo saggio in realtà non vale nulla», non lascia certo intendere che ci si riferisca al colore o all’immagine scelta per la quarta di copertina. Lo stesso discorso vale per quanto riguarda l’uso di «leggere i risvolti».
Entrambe le conclusioni di cui sopra sono però vere se non si intende il libro solo come supporto che permette la lettura agevole di un testo, ma se è anche vero il loro presupposto: il libro è un prodotto.
Infatti, il fatto che ci sia una presentazione che vada al di là del nome dell’autore, titolo dell’opera, nome-marchio dell’editore, implica che il libro sia stato progettato in ogni sua parte, sia nel contenuto, sia nella forma, sia nella fisicità. Pertanto, se un libro ha una sopraccoperta e dei risvolti, è una scelta editoriale dettata da approcci commerciali e nella prospettiva di un mercato obiettivo. Ciò spiega i passaggi di collana di testi usciti in prima edizione in hardcover, il fatto che un titolo esca direttamente in edizione economica oppure solo in una edizione raffinata. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

I libri dietro la quarta. Ruoli e forme della quarta di copertina

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Informazioni tesi

  Autore: Fabio Mercanti
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Editoria e Scrittura
  Relatore: Nicola Antonio Attadio
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 195

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