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L'intervento di counseling come sostegno all'allattamento materno

I benefici dall’allattamento al seno

Vediamo ora in sintesi quali sono i principali benefici derivanti dall’allattamento al seno.

a. Contatto pelle a pelle: il neonato necessita del tocco dei genitori per sentirsi al sicuro e per un miglior soddisfacimento dei propri bisogni. Il contatto è anche associato ad una miglior crescita. Se privato del contatto il bambino dovrà ricorrere a reazioni di sopravvivenza primaria come il pianto, che ha però gravi effetti collaterali;

b. Più contatto significa dunque meno pianto e di conseguenza minor produzione di cortisolo, detto anche ormone dello stress. Si è visto che livelli elevati di cortisolo possono provocare cambiamenti nel cervello, responsabili di una maggiore probabilità di sviluppare disturbi dell’attaccamento. Il pianto è un segnale d’allarme previsto in situazioni critiche quali dolore, fame o paura e viene utilizzato per richiamare a sé la madre. Il pianto prolungato provoca una riduzione dell’ossigenazione ed aumento del battito cardiaco;

c. Il biberon permette alla mamma di separarsi dal bambino, ma questo genera inevitabilmente quella lontananza associata ai disturbi riportati in questo elenco;

d. Sapendo che la madre è sempre vicina e pronta ad intervenire in caso di bisogno, il bambino sviluppa sicurezza emotiva, fondamentale per un buon attaccamento e per la propria futura autostima;

e. In bambini geneticamente predisposti (ovvero portatori di un particolare background genetico), l’allattamento al seno, specialmente se prolungato, garantisce un più alto punteggio di Q. I. ;

f. Bambini più felici e meglio disposti ad interagire con l’ambiente circostante: una pronta risposta ai bisogni esplicitati dai piccoli permetterà loro di sentirsi amati ed accettati, anche durante l’espressione di comportamenti ritenuti negativi (pianto);

g. Possibilità per il piccolo di apprendere e mettere in pratica segnali comunicativi: il bimbo segnala fame, paura o disagio e sarà gratificato di fronte all’intervento materno, imparando dunque le basi di una sana comunicazione sociale;

h. Conoscenza di odori e sapori: il latte materno prende il gusto e l’odore del cibo mangiato dalla madre, abituando il bambino ad ogni tipo di gusto. Il latte artificiale ha sempre lo stesso sapore;

i. Più contatto significa maggior produzione di ossitocina, che per la madre implica meno ansia e meno stress, di conseguenza una miglior capacità di accudimento del piccolo;

j. Il contatto ha comprovate capacità analgesiche che favoriscono il benessere del bambino e quindi della mamma;

k. Tutto questo giova notevolmente all’autostima della madre: la consapevolezza della propria capacità di prendersi cura del proprio figlio le permette una maternità più serena, una minore percezione della fatica e minor rischio di sviluppare la Depressione Post Parto;

l. Per un miglior avvio e mantenimento dell’allattamento a richiesta è suggerito il sonno condiviso, che garantisce miglior riposo alla mamma ed al bambino ed è associato ad un più basso rischio di SIDS;

m. Poppate più frequenti garantiscono benefici da un punto di vista immunologico: attraverso il latte il bimbo assume anticorpi di vitale importanza per la protezione da malattie potenzialmente letali. Tra i vari anticorpi la mamma produce i cosiddetti ‘anticorpi designer’, specificamente creati per l’ ambiente in cui vive il bambino;

n. L’allattamento prolungato è associato ad una minore percentuale di malattie e anomalie congenite od infettive ed alle complicanze ad esse correlate;

o. Ritorno dell’utero a dimensioni normali in minor tempo;

p. All’allattamento si accompagna spesso amenorrea (assenza del ciclo mestruale), che permette al corpo di mantenere le riserve di ferro;

q. Si è riscontrato che l’allattamento è un fattore di protezione per la madre da vari tumori dell’apparato riproduttivo;

r. Poppare al seno modella in modo fisiologico le arcate dentali e tutte le strutture oro-facciali, ossee e muscolari del bambino (cavità nasali, orecchio medio, mandibola), predisponendo nel migliore dei modi la capacità di articolare il linguaggio, permettendogli di avere per il resto della sua vita una deglutizione fisiologica e dandogli la massima pervietà delle vie respiratorie (un importante fattore di prevenzione dell’OSA -Obstructive Sleep Apnea- cioè dell’apnea ostruttiva durante il sonno).

Questo brano è tratto dalla tesi:

L'intervento di counseling come sostegno all'allattamento materno

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Informazioni tesi

  Autore: Valentina Cantù
  Tipo: Tesi di Specializzazione/Perfezionamento
Specializzazione in Diploma Life Counseling
Anno: 2011
Docente/Relatore: Loris Adauto Muner
Istituito da: Istituto Dialogos, Libera Università del Counseling
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 54

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