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La politica coloniale e amministrativa italiana in Eritrea dal 1880 al 1912

La pace di Addis Abeba

La notizia della clamorosa disfatta (di Adua) raggiunse l’Italia il 2 marzo 1896, quando il generale Baratieri telegrafò al Presidente del Consiglio Crispi da Adì Caià. La notizia del disastro provocò grosse manifestazioni di proteste di piazza contro la politica coloniale del governo; il 5 marzo Crispi diede le dimissioni da Presidente del Consiglio, e il suo governo fu sostituito dal governo di Rudinì (al secondo mandato).
I pochi reparti italiani rimasti, infatti, ripiegarono in Eritrea tra il 2 e il 3 marzo, tranne la guarnigione di Adigrat (dove si erano rifugiati molti dei feriti italiani), che rimase al suo posto e fu assediata dagli etiopici. Il 4 marzo Baldissera (già indagato nel caso Livraghi-Cagnassi) giunse in colonia, rilevando dal comando Baratieri il giorno seguente. Rientrato in Italia Baratieri, fu imputato da una corte marziale di aver preparato un piano d’attacco “ingiustificabile” e di aver abbandonato le sue truppe sul terreno; fu assolto da queste accuse, ma fu descritto dai giudici come “del tutto inadatto per il comando”, e la sua carriera militare ebbe di fatto fine.
A parte pochi reparti di cavalieri, il grosso dell’esercito etiopico non inseguì gli italiani sconfitti, solo tra il 3 marzo e il 4 marzo le truppe di Ras Mangascià avanzarono fino al vecchio campo italiano di Saurià.
L’esercito etiopico era gravemente indebolito dalle perdite subite in battaglia, dalle malattie e dalla penuria di viveri, perciò Menelik ordinò di ripiegare su Addis Abeba, lasciando nel Tigray solo pochi reparti al comando di Ras Alula e Ras Mangascià. La guerra si trascinò stancamente fino a ottobre, quando, dopo un lungo negoziato, fu firmata la pace di Addis Abeba: L’Italia conservava la Colonia Eritrea, ma abrogò il trattato di Uccialli e riconobbe la piena indipendenza dell’Etiopia; i prigionieri di Adua furono liberati in cambio di denaro.

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La politica coloniale e amministrativa italiana in Eritrea dal 1880 al 1912

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Informazioni tesi

  Autore: Michele Bella
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Catania
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze storiche
  Relatore: Federico Cresti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 62

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