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La Recidiva

La recidiva e il "patteggiamento allargato"

Il patteggiamento c.d. allargato che prevede l'innalzamento del tetto massimo da due a cinque anni di reclusione o di arresto soli o congiunti a pena pecuniaria è stato introdotto dalla legge n.134 del 2003.
La novella aggiunse, nell'art.444 del c.p.p., il comma 1-bis che contempla due cause, una oggettiva e l'altra soggettiva, di esclusione dal patteggiamento allargato.
La causa soggettiva è espressa nella formula che così recita: "sono esclusi dall'applicazione del comma 1 i procedimenti contro coloro che siano stati dichiarati delinquenti abituali, professionali e per tendenza, o recidivi ai sensi dell'art.99 comma 4 c.p." cioè per i recidivi reiterati.

Qualora ricorrano i casi elencati la situazione normativa rimane identica a quella passata, traducendosi la prevista esclusione nell'impossibilità di fruire dell'innalzamento a cinque anni del tetto di pena detentiva raggiungibile con il patteggiamento, ma non nel divieto di accedere al patteggiamento contenuto entro i limiti di pena originariamente previsti dal codice di rito.

Anche se è difficile scorgere la ragione che giustifica la possibilità per l'imputato, la cui pericolosità per sia stata certificata da una dichiarazione di delinquenza qualificata o dal riconoscimento della recidiva reiterata, di accedere al patteggiamento minor, ma non a quello allargato, la minore entità della pena applicata in concreto non dovrebbe scalfire la pregressa affermazione di tale pericolosità, che anzi è confermata dal fatto oggettivo che comunque l'imputato ha nuovamente violato la legge penale, commettendo un ulteriore reato, quello per cui richiedere l'applicazione della pena, la disciplina è stata ritenuta conforme al dettato costituzionale con la sentenza n.421 del 2004.
Non resta che notare che la formula utilizzata dal legislatore sembra suggerire che la preclusione soggettiva non si estenda ai procedimenti nei confronti di coloro che avrebbero dovuto essere dichiarati delinquenti abituali, professionali e per tendenza o recidivi in occasione dell'applicazione della pena richiesta ai sensi anche del nuovo testo dell'art.444 comma 1 c.p.p., bensì soltanto a quelli nei confronti dei quali le summenzionate dichiarazioni fossero state adottate in una precedente sentenza.

Alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione era stato posto il quesito "se sia sufficiente, perché la recidiva qualificata costituisca ostacolo al patteggiamento a pena superiore a due anni, la sola contestazione ovvero occorra necessariamente il suo riconoscimento da parte del giudice".

Le Sezioni Unite, con la sentenza n.35738 del 27 maggio 2010, pur stigmatizzando l'imprecisione tecnica in cui è incorso il legislatore, sono categoriche nell'affermare esattamente il contrario, vale a dire che la citata formula lessicale contenuta nella disposizione in esame, nella specie coloro che siano stati dichiarati recidivi ai sensi dell'art.99 comma 4 c.p., non può essere interpretata nel senso che indichi la necessità di una pregressa dichiarazione giudiziale della recidiva; la circostanza aggravante, in altre parole, può essere ritenuta e applicata per i reati in relazione ai quali è contestata.

Non serve che la recidiva reiterata sia stata ritenuta e applicata in un precedente e diverso procedimento; può esserlo, perché scatti l'esclusione, anche in quello in cui si chiede di accedere al patteggiamento allargato, ciò che conta, è che in tale procedimento, sia comunque ritenuta e applicata, in quanto per l'appunto la recidiva reiterata è facoltativa.

Il giudice del patteggiamento allargato può escludere la recidiva contestata, negando la rilevanza aggravatrice della recidiva ed escludere la circostanza, ove non lo ritenga in concreto espressione di maggiore colpevolezza o pericolosità sociale e quindi consentire all'imputato l'accesso al rito speciale, rendendo inoperativa la clausola di esclusione contenuta nel comma 1-bis dell'art.444 c.p.p.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La Recidiva

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Informazioni tesi

  Autore: Giovanna Maria Scardino
  Tipo: Tesi di Specializzazione/Perfezionamento
Specializzazione in Professioni Legali
Anno: 2011
Docente/Relatore: Giorgia Spinnato
Istituito da: Università degli Studi di Palermo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 87

FAQ

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