La responsabilità amministrativa patrimoniale, Giurisdizione Contabile, Danno Erariale

Dopo aver illustrato la struttura istituzionale della Corte dei conti e la procedura contabile in tema di responsabilità amministrativa patrimoniale, l'ultimo capitolo di questo lavoro avrà ad oggetto la recentissima giurisprudenza erariale che evidenzia la tendenza della magistratura contabile di ampliare la propria sfera di giurisdizione, stante il mutamento di notevoli fattori sociali e la comparsa di nuove figure societarie tipiche del diritto privato anche nel c.d. ambito pubblicistico.
Antecedentemente alla riforma del 1994/1996, i confini esterni della giurisdizione contabile in tema di responsabilità erano ben delineati: la linea di demarcazione che divideva il settore pubblico da quello privato era evidente e decisa; oggi, come afferma la Corte di Cassazione, "la più recente evoluzione dell'ordinamento ha reso ora questi confini assai meno chiari, da un lato incanalando sovente le finalità della Pubblica Amministrazione in ambiti tipicamente privatistici, dall'altro affidando con maggiore frequenza a soggetti privati la responsabilità una volta ritenute di pertinenza esclusiva degli organi pubblici".
In particolare, il fenomeno che maggiormente ha messo in crisi il sistema contabile ante riforma, come vedremo, è stato l'inserimento in ambito pubblicistico di schemi sociali essenzialmente privatistici, su cui oggi la dottrina, ancora discute circa la loro natura.
Cosicché la giurisprudenza contabile, allo scopo di meglio tutelare le finanze statali e degli enti pubblici in genere, ha ampliato "la propria giurisdizione anche nei confronti di soggetti estranei all'amministrazione danneggiata, ma legati alla stessa da un rapporto di servizio, configurabile ogniqualvolta una persona fisica o giuridica, venga inserita a qualsiasi titolo nell'apparato organizzativo pubblico" trovandosi a svolgere attività amministrativa o, comunque, a partecipare alla realizzazione di fini pubblici.
Sarebbe, comunque, inesatto attribuire alla sola magistratura contabile la tendenza ad ampliare la loro giurisdizione. In verità tale merito appartiene, principalmente, al Legislatore che ha dato il via alla vis espansiva della giurisprudenza contabile, con la legge del 1994 n. 20, art.4, 1° comma che recita testualmente "La Corte dei conti giudica sulla responsabilità amministrativa degli amministratori e dipendenti pubblici anche quando il danno sia stato cagionato ad amministrazioni o enti pubblici diversi da quelli di appartenenza [omissis]