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“Blues in the Schools” Il metodo di Michael “Hawkeye” Herman per l'insegnamento della musica Blues nelle scuole

Il progetto Blues In The Schools

I più efficaci corsi BITS (Blues In The Schools) hanno una durata che varia da una settimana fino a un mese, e si rivolgono a studenti di tutte le età e discipline.
Materie curricolari come Inglese, Disegno/Educazione tecnica, Storia dell'arte, Studi sociali o Educazione civica, vi si integrano spontaneamente; insegnanti creativi possono inoltre trovare il modo, specialmente per i più piccoli, di collegare anche Matematica o Scienze a un seminario BITS.

Per fare un esempio: una semplice attività come stampare il libretto di un CD, concerne l'uso dell'informatica e dell'inglese.

A livello liceale invece, uno studio approfondito sul sistema della mezzadria nel Delta del Mississippi, combina: Inglese, Storia, Studi Sociali, e ovviamente Musica, per trasmettere una comprensione critica della relazione tra questi fattori socio-culturali e la nascita della musica Blues.

Nonostante gli oltre trent'anni di attività, non esiste ad oggi un vero e proprio, coesivo, istituzionalizzato progetto BITS a livello nazionale in America. E' un'iniziativa più decentralizzata e individualizzata. La Blues Foundation però, può aiutare un insegnante a trovare qualcuno che lo indirizzi verso l'attività che è più congegnale alla propria disciplina educativa, alla propria zona di residenza, e alla fascia di età a cui l'insegnante intende rivolgersi.

La Blues Foundation fornisce inoltre indicazioni alle associazioni Blues affiliate, e organizzazioni come la House of Blues, la Seattle Experience Music Project, e la Rock and Roll Hall of Fame, hanno progettato un programma di studi e un piano di lezioni, che sono già pronte per essere inserite in qualsiasi classe e nei principali corsi di studio delle scuole americane.
Ad esempio, sono già stati prodotti dei metodi completi per l'insegnamento nelle scuole medie inferiori: il fulcro di questo materiale, è un piano di lezioni che coinvolgono le materie di Inglese, Storia e Musica. Gli argomenti riguardano la storia della musica utilizzando il Blues per parlare di argomenti anche delicati riguardanti gli scontri etnici, sociali, il Blues come poesia, e l'impatto della musica sulla società dell'epoca. Questi programmi sono pensati per essere accessibili anche agli insegnati che non hanno una grande padronanza della musica.

I piani di lezioni sono disponibili agli educatori nel manuale “The Blues Teacher's Guide”, che fu distribuito nel 2003 a 25.000 responsabili e direttori di associazioni musicali negli USA. La guida comprende un cd contenente gli standard, ossia le canzoni a cui si fa riferimento nei vari capitoli del manuale; alcuni saggi di musicologia sulla storia del Blues, e poi bibliografia, discografia essenziale, e glossario della musica Blues.

I programmi a disposizione sono due: il primo consiste in una performance della durata di un'ora alla presenza di tutta la scuola o di più classi riunite nell'aula magna o nella palestra, o in qualsiasi ambiente munito di adeguata amplificazione.
Finanziare questi seminari richiede una ricerca creativa di tutte le sovvenzioni disponibili.

In America:
1. Gli insegnanti possono iscriversi ai fondi dell'Arts Council
2. Enti come la Physical Therapist Assistant e la School Improvement Council garantiscono servizi per l'arricchimento delle scuole, e specialmente durante il Black History Month (Mese della storia Afroamericana), sono disponibili a sostenere progetti come il BITS.
3. Un'associazione Blues locale o un festival Blues annuale potrebbero aiutare a coprire dei costi.
4. I più costosi Artist in Residency programs (programmi della durata di un mese), possono richiedere la sponsorizzazione di un'azienda locale. Un concerto serale del musicista/insegnante in questione potrebbe coprire alcune delle spese, considerando anche il costo per l'affitto di un locale per una sera.

Ricordiamo quanto possa essere sia lo studio della musica nella vita dei bambini. Anche in tempi di forti tagli economici ai programmi didattici artistici nelle scuole, il programma Blues in the Schools è riuscito a raggiungere le classi e a comunicare con gli studenti come pochi corsi di studio sono riusciti a fare fin'ora.

Gran parte del programma BITS è inoltre incentrato sulla divulgazione storica, ossia nello spiegare agli alunni le modalità e le circostanze sotto cui nacque e si sviluppò la musica Blues, e il terreno culturale e sociale che dette linfa alle sue successive trasformazioni. Dalla radice del Blues sono germogliati i maggiori generi della musica popolare americana che poi si diffusero in tutto il mondo come il Jazz, il Rock 'n Roll, il Soul o R 'n B, il Pop, e via di seguito.

Herman utilizza in tutte le sue lezioni, chitarra alla mano, alcuni slogan di facile apprendimento da far cantare ai ragazzi. Ad esempio: «The Blues had a baby and they called it Rock and Roll» («Il Blues ha avuto un figlio e lo hanno chiamato Rock 'n Roll»), oppure «Blues is the roots, and everything else is the fruits» («Il Blues è la radice, e tutto il resto ne è il frutto»). Questo al fine di imprimere nella memoria degli alunni, in modo semplice, un concetto fondamentale ossia il ruolo dominante, genitoriale in un certo senso, che la musica Blues ha ricoperto nei confronti della musica popolare del ventesimo secolo a livello internazionale.
Ma la vera molla interiore che ha condotto Herman ad intraprendere questo viaggio nell'educazione musicale, è l'esigenza di far capire, o di mostrare agli studenti (e non solo agli studenti di musica), un aspetto assai importante del patrimonio culturale statunitense, il quale, a detta di Herman, è stato per lungo tempo ignorato dalle istituzioni.

Come già detto, Michael Herman apprese le sue prime nozioni di Blues da maestri eccezionali, i rappresentanti stessi della discografia fondamentale del Blues del dopoguerra: artisti come Bukka White, Son House, Lightnin' Hopkins e molti altri. Pur essendo bianco, in un luogo ed un'epoca in cui le differenze tra bianchi e neri erano assai più nette di quanto lo siano oggi, Herman non incontrò mai difficoltà nel venire a contatto con questi artisti, riuscendo ad instaurare con loro un rapporto profondo, di mutuo scambio, e sempre finalizzato alla conoscenza, all'apprendimento e al piacere intrinseco del fare musica.

Questo brano è tratto dalla tesi:

“Blues in the Schools” Il metodo di Michael “Hawkeye” Herman per l'insegnamento della musica Blues nelle scuole

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Informazioni tesi

  Autore: Jacopo De Benedictis
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi Roma Tre
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Dams - Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo
  Relatore: Luca Aversano
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 74

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