Skip to content

Exceptio doli e iudicia bonae fidei

Intentio incerta

E' opinione ormai consolidata che nei casi di iudicia stricti iuris, l'aggiunta alla formula di un'eccezione, in particolare quella di dolo, allargava il campo di valutazione del giudice, anche nel senso di integrare i criteri tramite i quali effettuare la stima della lite: l' exceptio doli modificava .dall'interno la struttura della lite, estendendo l'ambito di accertamento del giudice ben oltre i limiti che di solito sono tracciati nella formula da mezzi specifici di tutela: avvicinando cioè ogni tipo di procedimento al modello del iudicium bonae fidei. Addirittura si usa dire che l'inserzione dell'exceptio doli trasformava l'azione di stretto diritto in iudicium bonae fidei, anche se tale netta affermazione di regola è presumibilmente di fattura giustinianea.

Altrettanto patrimonio comune è invece che l'eventualità di valutare automaticamente una exceptio non poteva dar luogo a problemi in ipotesi di azioni con intentio incerta, in modo particolare nei iudicia bonae fidei, in cui l'obbligazione derivante dalla litis contestatio era .imperfetta e doveva comunque essere determinata per opera del giudice, che poteva, a questo fine, prendere in considerazione, per la natura bonae fidei del iudicium, tutte le circostanze presentate dalle parti, comprese quelle che in un iudicium stricti iuris andrebbero invece appositamente espresse in eventuali eccezioni. Ciò varrebbe in particolare per l'exceptio doli, in quanto al giudice è già automaticamente assegnato, tramite il riferimento alla bona fides, il compito di analizzare i singoli elementi del caso, secondo il sentimento vivo del diritto.
Abbiamo dimostrato nel capitolo precedente, infatti, come i brani su cui tali assunti dottrinari si fondano siano da ritenersi assolutamente fidefacenti, pur essendo un numero forse abbastanza esiguo per fissare una regola certa ed assoluta.
Qui, pertanto, dobbiamo andare ad analizzare altri brani che trattano del nostro argomenti, anch'essi presi in esame dal Biondi per la formulazione completa della
sua teoria: si tratta di frammenti che questa volta, invece, sembrano presupporre l'inserimento di un'exceptio doli anche nei bonae fidei iudicia, che vanno esaminati in modo approfondito e non possono essere liquidati tout court, come pure è stato fatto, solo perché smentirebbero una regola che si da per certa, pena il cadere in una tautologia.

Iniziamo con il dire, sin da subito, una circostanza di carattere generale che risulta un importante un rilievo statistico: il Vocabularium iurisprudentiae Romanae registra circa 200 testi in cui si parla di exceptio o replicatio doli; orbene di essi ben una decina menziona l'exceptio accostata al giudizio di buona fede. Pertanto essi, che non sono affatto in numero esiguo, come sostiene il Biondi, meritano tutta la nostra attenzione.

Secondo l'esame critico esegetico che ne fa Biondi, come già abbiamo accennato sopra, essi vengono distribuiti in tre categorie:

a) testi in cui la menzione dell' exceptio doli va attribuita ai Compilatori;

b) testi in cui l' exceptio doli era in realtà richiesta dai classici, ma, l'azione contemplata non era nel diritto classico ex fide bona;

c) testi in cui i compilatori sostituirono la menzione del bonae fidei iudicium ad un'azione scomparsa ai loro tempi, ma che nel diritto classico non era bonae fidei.

Date tutte queste premesse, non è inopportuna, dunque, una rassegna di tali testi, che a nostro avviso potrebbero sia consentirci di convenire una volta per tutte con il Biondi, sia di constatare, invece, che le conclusioni assolutistiche del Biondi forse non siano sempre condivisibili, non potendosi affermare una regola valevole in tutti casi che consenta di espungere ovunque il binomio bonae fidei – exceptio doli dall'opera giustinianea.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Exceptio doli e iudicia bonae fidei

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Maria Paola Vitelli
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Roma Tor Vergata
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Roberto Fiori
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 182

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

interpolazione
diritto romano
inerenza
biondi
iudicium bonae fidei exceptio doli
iudicia bonae fidei
eccezione di dolo

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi