Skip to content

Processi decisionali e movimenti di protesta tra scienza e politica. Una comparazione tra Italia e Francia sul caso alta velocità

Le prime proteste contro l'Alta Velocità in Val di Susa

Il 29 gennaio 2001 si tiene così a Torino il vertice tra Italia e Francia senza che la consultazione con i sindaci sia mai partita. Cambia a questo punto la reazione degli opponenti all’esclusione dai centri decisionali, e in concomitanza con il vertice 5mila valsusini manifestano per le strade di Torino contro una decisione politica assunta senza alcun confronto con gli amministratori locali, dopo aver indetto uno sciopero generale in Valle di Susa. Non è la prima volta che la valle scende in piazza, già il 2 marzo 1996 almeno 3mila persone avevano partecipato ad un corteo a S. Ambrogio guidate da sindaci e Comunità Montana. Si trattava tuttavia di episodi isolati, in momenti particolarmente critici del processo decisionale, ma inseriti in un contesto di opposizione sostanzialmente atta a rivendicare maggiore coinvolgimento nelle scelte. Con il mancato tavolo di concertazione di fine 2000 si apre viceversa un’altra fase, già il 2 dicembre con i 500 manifestanti di Bussoleno, e gli otto denunciati per attentato agli organi istituzionali per aver aperto uno striscione No-Tav in Consiglio Regionale.
Durante il mese di gennaio cresce il fermento che porterà alla manifestazione contro il vertice del giorno 29. Il 23 e 24 gennaio sono organizzate due serate di informazione e di confronto, a Venaus e a Caselette, cui partecipano circa 400 persone ciascuna. Il 25 il Comitato Promotore Transpadana organizza alla vigilia del vertice intergovernativo un convegno al Lingotto, per fare pressione sul Governo in vista dell’incontro, un «ultimo appello affinché il summit italo francese dia il via libera ai lavori». Circa 200 manifestanti presidiano il convegno, lamentando che al richiamo di Traspadana partecipi in massa “il Gotha” di tutte quelle istituzioni, dal Governo alla Regione, che non hanno mai trovato il tempo per andare in Valle a discutere con gli amministratori nelle arene pur formalmente stabilite. Ferrentino, che si trova all’interno, denuncia come finalmente venga a galla perché il rapporto commissionato dalla CIG a vari gruppi di lavoro sia stato tenuto nascosto per tre anni. I dati tecnici in esso contenuti non sarebbero così favorevoli alla realizzazione dell’opera come i promotori si sarebbero aspettati, così che «si trovano tutti d’accordo a lasciar perdere questo rapporto della CIG e firmare nel prossimo incontro italofrancese di Torino un accordo che salti le commissioni di studi per passare a metodi più imprenditoriali». Il che rappresenta un’implicita ammissione di volontà ad abbandonare la strada dei supporti tecnici per insistere nell’opera per motivazioni di ordine politico.
Il 27 una folta delegazione di sindaci e cittadini della valle partecipa ad una manifestazione a Chambéry che riunisce rivendicazioni di vario tipo sulla politica dei trasporti del governo francese. Lo slogan è “NO al progetto TGV tra Lione e Torino, SÌ ad un progetto europeo di sviluppo del trasporto merci ferroviario con l’ottimizzazione delle linee esistenti”. Imponenti manifestazioni ed altri metodi di protesta spesso fantasiosi diventeranno da questo momento in poi una prassi pressoché quotidiana nei mesi e negli anni a venire, trascinate dai nuovi attori collettivi che irrompono sulla scena in questo periodo: i comitati civici. In pochi mesi nasceranno “comitati in ogni paese” (secondo lo slogan ripetuto durante la protesta), che agiscono di concerto attraverso il Coordinamento dei Comitati. Questi prenderanno in mano la protesta, e appoggeranno gli amministratori a loro volta riuniti formalmente nel Comitato Istituzionale o Conferenza dei Sindaci. Verrà a crearsi così tutta una serie di arene decisionali alternative, che confluiscono poi nel Comitato di Coordinamento del movimento, che aggrega le istanze istituzionali, civiche e associative in quello che è stato più volte definito un vero e proprio laboratorio di democrazia partecipativa a livello locale non ristretto. Viene così a completarsi quello che viene definito uno “sgabello con tre gambe”: la popolazione e i comitati, i numerosi tecnici del movimento che fin dai primi anni ‘90 avevano denunciato i rischi del progetto, i sindaci e gli amministratori dei comuni e della Comunità Montana.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Processi decisionali e movimenti di protesta tra scienza e politica. Una comparazione tra Italia e Francia sul caso alta velocità

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Valerio Lastrico
  Tipo: Tesi di Dottorato
Dottorato in Sociology
Anno: 2011
Docente/Relatore: Ota de Leonardis
Correlatore: MauroBarisione
Istituito da: Università degli Studi di Milano
Dipartimento: Graduate School in Social and Political Sciences
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 534

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

tav
rischio ambientale
movimenti sociali
processi decisionali
expertise
torino-lione
tecnocrazia
conflitti ambientali
arene allargate
alta velocità

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi