Skip to content

L'autonomia tributaria delle regioni e degli enti locali

L'attuazione del federalismo fiscale nelle Regioni a statuto speciale

Nell'ambito della specialità delle cinque Regioni a statuto speciale e delle due Province autonome di Trento e di Bolzano, in grado di confermarne e concretizzarne un'autonoma configurazione, anche finanziaria, per ragioni culturali e storiche, in parte derogatoria rispetto al quadro normativo concernente le Regioni a statuto ordinario, si manifesta la loro mancata partecipazione all'obbligo del concorso alla solidarietà come disposta dall'articolo 2 della Costituzione recante: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale", riscontrando infatti nei relativi statuti l'assenza di norme disciplinanti il concorso al sistema perequativo, per quanto le medesime Regioni ricevano speciali contributi di solidarietà nazionale. La legge n. 42/2009 di riforma del federalismo fiscale elimina quindi questo privilegio cercando di connettere al necessario e fondamentale rispetto del testo costituzionale le, pur non da meno, importanti esigenze delle autonomie speciali, adeguando il loro ruolo al nuovo sistema di coordinamento della finanza pubblica, nonché ai nuovi principi del federalismo fiscale, tramite l'applicazione alla Regioni differenziate del precetto fondamentale di cui al suddetto art. 2 della Cost., stante la subordinazione dei relativi statuti al dettame costituzionale. Alcune Regioni speciali (Trentino.Alto.Adige, Friuli.Venezia.Giulia, Valle d'Aosta) si sono già mosse per conformarsi alle novità legislative in tema di federalismo fiscale, con la finalità quindi di adeguare, modificando, i propri ordinamenti finanziari a quelli delle Regioni ordinarie; le modalità di adesione al nuovo impianto federalista da parte delle autonomie speciali si attiva attraverso accordi firmati con il Governo dai, e con, i quali conseguire in seguito il processo per la modifica degli statuti nella parte afferente i rapporti finanziari che, di norma, dovrebbe avvenire con il procedimento di cui all'articolo 138 della Costituzione, dal momento che le leggi di adozione degli statuti speciali hanno rango costituzionale, ma nel settore concernente la finanza tali autonome fonti statutarie potranno derogare a questo principio grazie a norme inserite al loro interno che attuano una sorta di "decostituzionalizzazione" delle procedure per la loro revisione, originando conseguentemente norme identificabili come "atipiche" ma in ogni caso permettenti una maggiore flessibilità, e, dunque, un reale concorso delle Regioni differenziate all'attuazione del federalismo fiscale. In tale contesto, ad esempio, si rinvengono: l'articolo 63, comma 5, dello st. friulano, e l'articolo 54, comma 5, dello st. sardo. Il primo passo per omogeneizzare l'autonomia finanziaria delle Regioni speciali ai novelli principi federali.fiscali valevoli per l'autonomia finanziaria delle Regioni ordinarie è dato dalle intese del Governo con le medesime autonomie speciali atte poi a confluire nella legge di stabilità (ex legge finanziaria), a conclusione del quale vi sarà quindi l'adozione delle norme di attuazione tese a dare efficacia alle nuove disposizioni statutarie; le Regioni speciali che hanno poco dopo l'entrata in vigore della legge delega n. 42/2009 aderito al menzionato metodo concertativo, posto ad assicurare il bilanciamento tra le garanzie a sostegno della specialità .come si rinviene nel novellato articolo 116 della Cost. .e le esigenze di unitarietà dell'ordinamento di cui all'art. 5 della Cost., sono: le Province autonome di Trento e di Bolzano nell'ambito della Regione Trentino.Alto.Adige .attraverso la sottoscrizione di un accordo a Milano con il Governo in data 30 novembre 2009 tra i Presidenti delle rispettive Province autonome di Trento e di Bolzano ed una delegazione del Governo composta dal Ministro dell'economia e dal Ministro per la semplificazione normativa, il cui testo è confluito nell'art. 2, commi 106.125, della legge finanziaria 2010, legge n. 191/2009, recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato" .per la finalità di determinare il concorso delle medesime Province al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, nonché il loro intervento in ambito tributario prevedendo una maggiore elasticità della programmazione finanziaria, la decurtazione di alcune entrate, l'ampliamento del loro gettito tributario, l'ammissione di nuove competenze di spesa; il Friuli.Venezia.Giulia, in data 29 ottobre 2010, tramite la sottoscrizione a Roma di un accordo tra il Ministro dell'economia e delle finanze e il Presidente della Regione friulana, da cui è scaturito un documento, un Protocollo d'intesa (immesso nell'art.1, commi 151.159, della legge di stabilità 2011, legge n. 220/2010, recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato") afferente la partecipazione della medesima Regione all'attuazione del federalismo fiscale e dunque del novellato art. 119 della Cost., e i cui pilastri sono i seguenti: 1) definizione del contenzioso riguardante le quote delle ritenute Irpef sui redditi da pensione spettanti alla Regione (il processo di attuazione dell'intesa del 29 ottobre 2010 è completato dalla pubblicazione del d.m. del Ministero dell'economia e delle finanze del 17 dicembre 2010 riguardante le compartecipazioni sui tributi versati da tutti i pensionati residenti in Friuli Venezia Giulia); 2) fissazione del contributo regionale all'attuazione del federalismo fiscale; 3) disciplina del Patto di stabilità interno; 4) modifica dell'ordinamento finanziario regionale concernente i tributi locali e l'accertamento tributario; 5) coordinamento tra l'attuazione del federalismo fiscale e l'ordinamento finanziario della Regione. Infine la Valle d'Aosta, con un'intesa siglata l'11 novembre 2010 a Roma tra il Ministro per la semplificazione normativa e il Presidente della Regione, poi recepita nella legge di stabilità 2011, legge n. 220/2010, all'articolo 1, commi 160.164, riguardante l'attuazione dei principi del federalismo fiscale contenuti nella legge n. 42/2009, e dunque: la partecipazione della Regione Valle d'Aosta al raggiungimento degli obiettivi di perequazione e solidarietà, l'adempimento degli obblighi finanziari disposti dall'ordinamento europeo, senza dimenticare l'attribuzione alle Regione della potestà di istituire tributi locali ma relativamente ai presupposti non assogettati ad imposizione.
In conclusione, da quanto discusso, si evince che gli accordi intervenuti tra lo Stato e le tre Regioni speciali hanno alcuni punti in comune tra i quali: la collaborazione partecipativa nell'ambito del conseguimento degli obiettivi di perequazione economica e di solidarietà nazionale così come previsto all'articolo 27 della legge n. 42/2009 (nonostante la specificità di ciascuna Regione nella scelta delle idee attuative per il concorso a tali importanti finalità, in ogni accordo emerge l'assunzione a carico del bilancio regionale di funzioni nuove, trasferite o delegate dallo Stato); la possibilità concessa alle Regioni medesime di realizzare le entrate istituendo tributi propri autonomi, rinvenibile in tutti e tre gli accordi suddetti, nonché di manovrarne le aliquote, prevederne detrazioni, deduzioni, esenzioni, prevedendo anche l'ulteriore facoltà connessa alla manovrabilità dei tributi erariali e all'introduzione di esenzioni, detrazioni, deduzioni, entro i limiti disposti dalla normativa statale. Lo strumento concertativo tra i vari livelli di governo si conferma quindi essere quello degli accordi e delle intese in grado di condizionare le fonti del diritto, l'attività di produzione normativa, l'organizzazione della forma di governo sia statale che regionale.

Questo brano è tratto dalla tesi:

L'autonomia tributaria delle regioni e degli enti locali

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Daniela Laura Olmo
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: diritto regionale e degli enti locali
  Relatore: Gloria Marchetti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 335

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

autonomia tributaria
regioni ed enti locali
legge n 42 del 5 maggio 2009
costituzione
sviluppo
federalismo
patto di stabilità
legge bassanini
finanza regionale
legge costituzionale n. 2/2001
regioni a statuto speciale
articolo 119 della costituzione
legge n. 142-1990
programmi regionali
legge n. 549/1995
legge n. 662/1996
d.lgs. n. 446/1997
legge n. 133/1999
d.lgs. n. 56/2000
finanziamenti comunità europea
legge n. 421/1992
d.lgs. n. 504/1992
d.lgs. n. 267/2000
decreto legislativo 28 maggio 2010, n. 85

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi