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Diversabilità ed integrazione: riflessioni e strategie per la costruzione di un progetto di vita.

Programma e programmazione: dal Piano Educativo Individualizzato alle strategie per facilitare l’apprendimento e l’integrazione

Una volta acquisiti i dati e formulata la sintesi di asse del Profilo Dinamico Funzionale, inizia la fase di progettazione del Piano Educativo Individualizzato, ovvero la predisposizione di una programmazione educativa adeguata, che sia correlata alle disabilità dell’alunno, alle sue potenzialità e alle sue conseguenti difficoltà, nonché la predisposizione di una valutazione formativa in itinere e finale degli obiettivi. Bisogna appunto costruire obiettivi, attività didattiche ed atteggiamenti educativi su misura per la singola e specifica peculiarità dell’alunno, ponendo particolare attenzione anche ai suoi punti di forza, dai quali si potrà partire per impostare il lavoro.

Costituisce dunque un progetto globale di integrazione nel quale vanno a confluire progetti di carattere didattico, riabilitativo e sociale: si deve infatti rilevare che, se compete alla scuola la parte educativa e didattica del progetto connessa più specificamente con l’aspetto dell’apprendimento, non può essere ignorata la necessità di una stretta correlazione con i progetti riabilitativi e sociali. “Il P.E.I. tiene presente, infatti, i progetti didattico-educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati, nonché le forme di integrazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche. Tale piano è redatto congiuntamente dagli operatori sanitari individuati dall’ASL e dal personale insegnante curriculare e di sostegno della scuola e, ove presente, con la partecipazione dell'insegnante operatore psico-pedagogico, in collaborazione con i genitori o gli esercenti la potestà parentale dell'alunno.

Nella definizione del Piano Educativo Individualizzato, i soggetti propongono, ciascuno in base alla propria esperienza pedagogica, medico-scientifica e di contatto e sulla base dei dati derivanti dalla diagnosi funzionale e dal profilo dinamico funzionale, gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all'educazione, all'istruzione ed integrazione scolastica dell'alunno in situazione di handicap. Detti interventi propositivi vengono, successivamente, integrati tra di loro, in modo da giungere alla redazione conclusiva di un piano educativo che sia correlato alle disabilità dell'alunno stesso, alle sue conseguenti difficoltà e alle potenzialità dell'alunno comunque disponibili.” E’ fondamentale ricordare che la costruzione di un buon Piano Educativo Individualizzato e la sua concreta applicazione, non dovrebbero mai essere delegate unicamente all’insegnante di sostegno: tutti gli insegnanti devono esserne partecipi, perché l’integrazione degli alunni con difficoltà deve riguardare tutti gli ambiti della vita scolastica e non essere soltanto una presenza limitata a qualche ora o a qualche attività svolta solo con l’insegnante di sostegno.

E’opportuno sottolineare che “l’istruzione individualizzata non è una istruzione individuale, realizzata semplicemente in un rapporto uno a uno. Essa consiste nell’adeguare l’insegnamento alle caratteristiche individuali degli alunni (ai loro ritmi di apprendimento, alle loro capacità linguistiche, alle loro modalità di apprendimento ed ai loro prerequisiti cognitivi), cercando di conseguire individualmente obiettivi di apprendimento comuni al resto della classe. Bisogna attraversare strade diverse, più corte, più lunghe, più attente ai bisogni di concretezza o più astratte, ma sempre orientate al raggiungimento di traguardi formativi comuni.” La didattica individualizzata non deve infatti essere fine a se stessa, ma propedeutica all’integrazione, ovvero l’individualizzazione deve servire all’integrazione e non creare un ostacolo alla sua realizzazione. E’ importante che vengano utilizzati materiali vicini agli interessi degli alunni o che comunque permettano loro di sperimentare dei successi, allo scopo di rendere l’impegno nell’apprendimento il più gratificante possibile.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Diversabilità ed integrazione: riflessioni e strategie per la costruzione di un progetto di vita.

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Informazioni tesi

  Autore: Teresa Troise
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Napoli
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Scienze pedagogiche
  Relatore: Massimo Di Roberto
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 101

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Parole chiave

handicap
pedagogia speciale
diversita
integrazione scolastica
autonomia
integrazione sociale
progetto di vita
piano educativo individualizzato
diversamente abile
famiglia disabili

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