L'accertamento sintetico: profili sistematici, attualità e prospettive

Si tratta di una indagine, come già rilevato, di natura chiaramente induttiva che, nondimeno, rimane nell’ambito della contabilità del soggetto in quanto questa risulta globalmente regolare ed attendibile. La particolarità è che si fa ricorso ad elementi esterni per agire sulla determinazione del reddito ma il quadro complessivo della dichiarazione e dell’impianto contabile resta sostanzialmente inalterato.

Se, invece, il contribuente commette violazioni che, per gravità, tipologia o numerosità, incidono sulla complessiva possibilità per il Fisco di determinare il presupposto in quanto manca la dichiarazione o la contabilità, o sono carenti la completezza, la regolarità e la sistematicità di quest’ultima. Il legislatore, ex artt. 39, 2° comma, del D.P.R. n. 600/73 e 55 del D.P.R. 633/72, consente all’Ufficio di determinare il reddito d’impresa in base ai dati e alle notizie comunque raccolti o venuti a sua conoscenza, prescindendo, in tutto o in parte, dalle risultanze contabili e avvalendosi di presunzioni anche non gravi, non precise e non concordanti.

Questo metodo è qualificato come metodo induttivo o extracontabile ed è finalizzato, principalmente, a ricostruire i redditi d’impresa. Nondimeno, può essere applicato, per estensione, anche all’accertamento dei redditi derivanti dall’esercizio di arti e professioni. A differenza di quanto vedremo per il sintetico, esperibile solo nei confronti delle persone fisiche, l’accertamento induttivo è, invece, applicabile a tutti coloro che, persone fisiche o giuridiche, producono reddito d’impresa - compresi i professionisti e gli artisti, obbligati, ai sensi dell’art. 51 D.P.R. n. 917/1986, alla tenuta delle scritture contabili.