Lo "Skazanie o Drakule", racconto russo del XV secolo

Quest’ultimo capitolo è dedicato ad un aspetto molto particolare del protagonista dello Skazanie o Drakule, e cioè quello del nosferatu, il vampiro che si ciba di sangue umano. E allora come non parlare di Bram Stoker e del suo romanzo Dracula? Scritto nel 1897, è senza dubbio un romanzo dell’orrore in cui abbonda la materia macabra ma anche ricco di una fantasia realistica che evoca il ricordo d’antiche allegorie: l’eterno conflitto tra luce e buio, la battaglia tra Cristo e Satana… Dracula è un romanzo gotico, un genere che comparve in Inghilterra verso la metà del secolo scorso, e che fiorì fino ai primi del Novecento.

Ciò che distingue Dracula dagli altri romanzi è la trattazione del folklore e della storia autentica, così che il libro prende la consistenza di qualcosa di antico, di conosciuto. E’ evidente che Stoker si documentò e trovò nel personaggio storico di Vlad Ţepeş e nella Transilvania il terreno ideale per sviluppare la sua idea. Forse una sorgente ricca di informazioni fu per lui il libro di viaggi di Emily Gerard, La terra oltre la foresta. Questo libro contiene un quadro vivo e particolareggiato della vita quotidiana in Transilvania verso il 1888, ma anche informazioni sulla storia e sui costumi popolari.

Ecco qui un passo dedicato alla leggenda transilvana sui vampiri: “ Ancora più diabolico è il nosferat o vampiro, in cui ogni contadino romeno crede fermamente, così come crede nel paradiso e nell’inferno… nemmeno una genealogia senza macchie assicura contro l’intrusione di un vampiro nella stirpe familiare, dal momento che ogni persona uccisa dal nosferatu diviene a sua volta un vampiro dopo la morte, e continua a succhiare il sangue degli innocenti sinchè lo spirito non viene esorcizzato aprendo la tomba della persona sospetta, e quindi piantando un paletto nel cadavere, oppure sparando un colpo di pistola nella bara…

Nei casi più ostinati di vampirismo, si raccomanda di tagliare la testa e di riportarla nella bara con la bocca piena d’aglio, oppure di estrarre il cuore e bruciarlo, spargendo poi le ceneri sulla tomba “. Stoker aggiungendo a questa leggenda il personaggio di Vlad Ţepeş esegue alcune modifiche, e così trasforma Dracula in un conte Transilvano, ma ne mantiene la caratteristica principale. Anche qui infatti Vlad è un grande guerriero che combatte contro i turchi, e nel romanzo è proprio a causa loro che perde l’amore della sua vita; sua moglie infatti riceve una lettera contenente la falsa notizia della morte di Dracula e dalla disperazione si getta nel fossato del castello e muore.