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Regime fiscale ed evoluzione del sistema pensionistico

I metodi di calcolo della pensione: retributivo e contributivo

La determinazione del livello del trattamento pensionistico al momento della cessazione del rapporto lavorativo è un aspetto essenziale di ogni sistema pensionistico ed è ovviamente differente a seconda del tipo di sistema: ripartizione o capitalizzazione. In un sistema a ripartizione il gettito contributivo annuale è destinato al finanziamento delle pensioni pagate nello stesso anno.

Non si ha quindi costituzione di riserva in nessuna forma, né esiste alcun fondo intitolato ai singoli soggetti da utilizzare per il calcolo della pensione: nel periodo lavorativo si formano, al contrario, “diritti” al pagamento di una pensione di un certo importo dopo la cessazione dell’attività. In un sistema a ripartizione le pensioni possono essere calcolate secondo due metodi fondamentali:

1) metodo di calcolo retributivo;
2) metodo di calcolo contributivo.

Con il metodo retributivo la pensione annuale (P) è pari ad una certa percentuale (b) della retribuzione pensionabile (Rp) moltiplicata per il numero di anni di retribuzione (L). P = b L Rp Dove b è in genere definito “coefficiente di rendimento” in termini di retribuzione pensionabile di un certo anno di contribuzione. Con questo tipo di calcolo si possono considerare due ipotesi estreme:

a) la retribuzione pensionabile coincide con l’ultima retribuzione;
b) la retribuzione pensionabile è pari alla media delle retribuzioni indicizzate di tutta la vita.

Con il metodo contributivo si procede alla costruzione di un montante contributivo individuale, ottenuto con la capitalizzazione (a un tasso fissato convenzionalmente) dei contributi afferenti a un certo lavoratore. In Italia il tasso era pari, ogni anno alla media del PIL nominale dei cinque anni precedenti, e la pensione si otteneva uguagliando, a livello individuale, il montante contributivo al valore attuale al momento del pensionamento del flusso delle pensioni. In un sistema a capitalizzazione l’ammontare delle pensioni è determinato secondo modalità analoghe a quelle utilizzate nel sistema a ripartizione di tipo contributivo, con la differenza che i contributi versati sono investiti sul mercato dei capitali e capitalizzati sulla base del rendimento effettivamente ottenuto. Il montante che si ottiene a al termine della vita lavorativa deve essere uguale al valore scontato delle pensioni che si prevede erogare, data la speranza di vita.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Regime fiscale ed evoluzione del sistema pensionistico

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Informazioni tesi

  Autore: Sara D'andria
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Bari
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Antonio Felice Uricchio
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 254

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