Skip to content

Alice nel Paese dei... Diritti

Letteratura per l'infanzia

Una grande psicologa junghiana, specializzata nell'interpretazione di fiabe, unisce i temi degli incantesimi, delle peripezie, delle metamorfosi al motivo della salvezza. L'eroe, o la fanciulla, vengono colpiti da sortilegio.
Tutto sembra perduto ed è allora, invece, che incomincia il percorso di redenzione, di salvezza, di liberazione. Verrebbe da dire che ciò di cui ci si libera è la nevrosi, l'infelicità profonda, ma sarebbe semplificare la maniera geniale in cui l'autrice affronta il motivo fiabesco dell'incantesimo. Meglio allora seguire il percorso delle storie: coprendosi di una pelle di animale (recuperando cioè l'istinto perduto), con sudori e lavacri (e cioè purificandosi), e in molti altri modi, l'eroe e la fanciulla ritroveranno la libertà perduta, un lieto fine non scontato, perché conquistato con sofferenza come accade in ogni vera trasformazione esistenziale. Per quanto riguarda l'argomento dei diritti, già per la sua specificità complesso, la struttura breve e scenica della “fiaba” sembra essere più rispondente, con la modalità che vede attori della vicenda alcuni elementi magici ad apportare il loro aiuto, dove l'elemento della collaborazione fa sempre la differenza.Trattando argomenti complessi in una chiave salvifica, possiamo parlare ai bambini portandoli in vari contesti: dai scenari di guerra, come possono essere quelli dei bambini soldato, ai finali di riscatto e rivincita, attraverso l'elemento magico, che apre le porte alla salvezza e porta tutti alla pace. In realtà le fiabe trattano sempre vissuti conflittuali, che emergono dalla psiche umana e portano a rielaborare messaggi inconsci in chiave simbolica, lasciandoli emergere al loro sviluppo sempre più conscio, almeno nell'elaborazione del vissuto, che raggiunge una sua via salvifica, diversa per ciascuno, così come diverso è il mondo intimo di ciascuno, interconnesso ed espresso però a livello di inconscio collettivo, che viene trasmesso in via simbolica, uguale questa sì per tutti. In questa medesima chiave si affrontano le medesime vicende, trovando coraggio, consolazione o anche solo per il piacere di trovarsi insieme ad altri nel percorso di vita, partecipando con altri del medesimo affanno o della stessa preoccupazione. Quindi la fiaba classica, tradizionale, vista come modello di redenzione e terapia, accompagna i vissuti e sogni al loro porto. In questo caso, con le narrazioni più moderne, le fiabe perdono le caratteristiche archetipiche, diventano però vettori di modelli di cittadinanza attiva. In questo caso parlerei di racconti a motivo giuridico, di formazione, ma non si può parlare in maggioranza, per tutto il materiale che ho visionato a riguardo, di vere e proprie fiabe. Gli argomenti sono diretti, vissuti in prima persona dai cittadini, non ci sono mondi fantastici, senza spazio e senza tempo, perché sono qui, presenti, nel vissuto del mondo che viviamo, le realtà sono evidenti e non ci sono situazioni fantastiche, né inventate, così i protagonisti sono reali e non sono archetipi, questo non significa che non siano altresì efficaci in modo diverso, per approfondire tematiche difficili da trattare e per entrare nel vivo dell'argomento, utili per accompagnare discussioni e laboratori su queste dinamiche, per incontrare situazioni diverse, lontane, dal nostro mondo piccolo, ma pur sempre reali e concrete, non fantastiche. Attraverso queste porte si entra nel vivo di questi scenari e si possono riportare all'attenzione i nostri modi di collaborare ed essere partecipi, attivi, cittadini che si prendono cura del proprio territorio, come attori dei nostri contesti di vita, sempre più diretti ad un vivere che accresce consapevolezza e apporta modifiche positive e costruttive alle realtà del mondo. Un lavoro progettuale di risorse attive da sviluppare e favorire nei bambini e nei ragazzi, che avranno motivi diversi e narrazioni adeguate riferite alla loro età, che sanno ascoltare e mettere in scena anche ambienti molto differenti tra loro, offrendo una chiave di lettura volta alla collaborazione: “insieme si può”, tutto può essere affrontato e superato nella dimensione dell'amicizia, nel rispetto dell'altrui diritto. Per ogni argomento tratto dalla “Convenzione” ci sono strumenti diversi, narrazioni dedicate, rivolte ad enfatizzare la risorsa della collaborazione, che permette ai problemi affrontati di essere risolti dalla forza del gruppo. La letteratura per l'infanzia evidenzia questi argomenti con romanzi, racconti, fiabe, anche celandoli sotto altre tematiche, però le trame accompagnano il lettore verso la risoluzione di ogni situazione problematica o disagio. Così troviamo protagonisti che devono affrontare delle situazioni difficili e si mettono alla prova con coraggio, sapendo far emergere le risorse necessarie ed esprimendo virtù umane, per fare un parallelismo col mondo classico, che accompagnano i lettori verso una nuova direzione, che permette di librare nuovi voli oltre le nebbie dei loro timori, di insicurezze personali e ansietà, in tal modo riportando un po' di sole nelle loro vicende di vita. In questo caso non è necessario che la critica pedagogica convalidi una narrazione come proficua in tal senso, ma ogni testo può diventare proficuo, se contiene elementi convincenti e sa trasportare il lettore verso le sue isole creative e giocose, per poter, anche solo in quel viaggio, in quell'unità di intenti, condivisa, che è la trama della storia, riportare la pace nel mondo, vivendo felici per sempre. In questi contesti contano le risorse personali, il valore della collaborazione, dell'amicizia e della dedizione, l'amore che deve saper superare se stesso, che sa andare oltre i momenti bui della gelosia e della trappola che sguardi avidi mettono su quella strada, si mostra la capacità di avviare un percorso salvifico, dopo avere affrontato un viaggio di redenzione che riporta tutto al suo splendore, e in questo passaggio, avvengono molte vicende. Allora la fiaba può diffondere ai bambini la voce dei diritti, permettendo loro di sperimentare un contesto di disagi e sofferenze, che favoriscono una certa capacità di rielaborazione, attivando risorse di discussione, riflessione, creatività, anche parlando direttamente con la voce dei bambini, di cose che riguardano i loro mondi, troppo complesse da affrontare da soli, senza un supporto educativo di riferimento. I bambini si avvicinano a dei contesti che raccontano un mondo, in cui emerge l'esigenza di riconoscere diritti e doveri sociali, che tutti sanno di condividere, le narrazioni mostrano infatti bambini cittadini del mondo, uguali, nonostante le diversità, di un mondo che, loro, i destinatari delle narrazioni, sapranno valorizzare sempre più imparando a riconoscere la vera ricchezza della fratellanza. Un mondo fiabesco ma capace di richiamare il valore dell'integrazione e della diversità culturale, capace di raccontare vicende di guerra, con voce semplice, catturando l'attenzione e il vivo interesse dell'ascoltatore, anche attraverso diversi strumenti che accompagnano l'ascolto, oltre ad un ambiente favorevole, creato in modo adeguato dagli educatori di riferimento. Il progetto della fiaba, così ricomposta, è pronto per essere servito e utilizzato da un pubblico di attori, artefici della nuova realtà relazionale e sociale.
Lo schema letterario è rispettato, ma il setting è trasformato rispetto alle esigenze di chi intende orientare l'ascoltatore verso alcuni contenuti specifici: può scomparire “il lupo”, ma entrare al suo posto in scena “il diverso”. Le proposte si sviluppano attorno al coinvolgimento del destinatario, dall'ascolto attivo alla creatività elaborata, sia per mettere in scena questi stessi brani, sia per presentarne un contenuto fondante. La fiaba assume così il ruolo di guida verso nuove strade, più libere e sempre meno spaventose, perché i mostri della differenza e della complessità sociale vengono affrontati e conosciuti, vengono rimossi, ora compresi nella propria identità, sempre più ricca e fertile di nuovi spunti di crescita, ora decisamente acquisiti e resi fantastici, accolti col sapore magnifico che essi tramandano, dal corpus delle fiabe stesse. Ecco che coinvolgono e stimolano lo spettatore, che diviene attore e allo stesso tempo può affrontare il suo viaggio all'interno di nuovi mondi, nella costruzione di una più ricca e interessante realtà, in cui disporsi, lasciandosi solcare quel mare non solo di fantasia, ma anche di contenuti, che accompagnano i piccoli viaggiatori verso nuove esperienze narrative ed autobiografiche. Inoltre è molto importante il contesto situato nel gruppo, in cui ci si ritrova insieme per comprendere il valore di questa realtà relazionale e allo stesso tempo ne viene rafforza la propria identità. Si dipana liberamente un viaggio dentro se stessi, attraverso il castello incantato delle fiabe, un viaggio che ricompone le proprie tappe in una più ampia scena, di ricerca che si sviluppa nel sogno, ma sempre viva e coerente col tessuto reale, capace di arricchire il destinatario del proprio valore sociale e di riconoscimento come identità individuale e sociale. Queste rivisitazioni fanno parte di un progetto di più ampio respiro, culturale, artistico, pedagogico, didattico, che può comprendere diverse realizzazioni, a seconda della fascia d'età dei fruitori e delle intenzioni finali degli organizzatori. Ecco che si può raccontare, attraverso una fiaba, ad un gruppo di bambini di una scuola, cosa succede in alcuni paesi del mondo, dove a dei bambini si permette di combattere, calpestando i loro diritti di andare a scuola e giocare. I bambini ascoltano partecipando e la trasmissione di questo messaggio si rinforza, si impara a riconoscere in un modo coinvolgente che i bambini di tutto il mondo hanno i medesimi diritti. Allora si possono richiamare gli articoli della “Convenzione dei Diritti per l'Infanzia”. Fiabe adattate al contesto educativo in cui si vogliono svolgere, con un progetto da elaborare in più vesti e con nuovi spunti e stimoli da portare ai ragazzi e ai bambini, sono quindi chiavi di lettura che ognuno fa sue in modo diverso, ma sempre in un processo di crescita e sviluppo di una più efficace identità sociale, che si apre in capacità relazionali più sane e costruttive. Le “Fiabe Giuridiche” in particolare si dedicano all'azione di “far partecipare i più piccoli delle cose dei grandi”, attraverso la chiarezza dei testi, si avvicinano i bambini ai diritti sociali, favorendo la creazione dell'identità del cittadino, colui che saprà sempre più riconoscere l'importanza dell'uguaglianza, creatore di un mondo a pari oppportunità per tutti, portatore di valori di pace, difensore e cocreatore di situazioni di vita e crescita umana. Allora i diritti non potranno più essere disattesi, ma verranno rispettati in ogni situazione e sistema. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Alice nel Paese dei... Diritti

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Cristina Miceli
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Trieste
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Scienze dell'educazione e della formazione
  Relatore: Fabio Cossutta
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 128

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi