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Una valutazione preliminare per la riattivazione della linea dei Bivi nel nodo di Venezia.

Quale redditività si deve garantire per riattivare la linea dei Bivi, confronto con la situazione esistente

La riattivazione della linea dei Bivi nasce dall’esigenza di collegare la linea proveniente da Trieste con quella che porta a Padova e poi prosegue verso Milano o Bologna evitando di passare nella stazione di Mestre. La linea ferroviaria che esamineremo adesso è in parte dismessa. Nel 2010 per riuscire a collegare l’impianto merci di Venezia Marghera alle provenienze da Udine e Trieste è stata riaperta la tratta compresa tra Bivio Marocco e Bivio Spinea. Questa soluzione di tracciato consente di allacciare, su un percorso alternativo, la linea di Udine alla stazione di Mestre tramite il tratto finale della linea Bassano – Venezia.

La nostra analisi verificherà la capacità del progetto di produrre ricavi che possano compensare i costi di realizzazione gestione dell’opera. Se si potesse svolgere un’analisi “classica” di redditività per stimare i ricavi conseguenti all’utilizzo di un’infrastruttura ci dovremmo avvalere di una previsione della domanda di traffico. Non avendo a disposizione stime affidabili del traffico ferroviario, che attraverso il nodo di Venezia, proviene o è diretto nei mercati dell’est Europa, bisogna rimodulare l’analisi.

Individuare il volume di traffico sufficiente, affinché i costi di realizzazione e gestione dell’opera siano coperti dai ricavi da pedaggio, sarà l’obiettivo della ricerca. Lo scopo di questo studio sarà definire un limite di traffico medio oltre il quale è preferibile realizzare la nuova opera rispetto al mantenimento dell’assetto attuale del nodo. Il calcolo si svilupperà attraverso due fasi: in una prima parte si confronteranno i ricavi nei due scenari con e senza progetto e si definirà fino a quale flusso di treni risulterà che il Raccordo Arrivi /Partenze ha una redditività maggiore rispetto al transito sulla Linea dei Bivi.

Volendo anticipare i risultati, il progetto dell’opera sarà remunerativo per un traffico inferiore rispetto alla capacità teorica dell’impianto. Nella seconda parte dei calcoli si stabilirà il numero sufficiente di treni che permetteranno di compensare i costi di realizzazione e di mantenimento per la riattivazione della Linea dei Bivi. Il flusso necessario a compensare i costi terrà conto anche dei treni che transiteranno comunque attraverso il Raccordo A/P perché sono più remunerativi rispetto al passaggio sulla Linea dei Bivi. Il periodo in cui si studierà la redditività dell’opera coinciderà con il tempo necessario al gestore dell’infrastruttura per ammortizzare i costi. Convenzionalmente si considererà un orizzonte temporale trentennale (Maffii 2012:43).

Questo brano è tratto dalla tesi:

Una valutazione preliminare per la riattivazione della linea dei Bivi nel nodo di Venezia.

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Informazioni tesi

  Autore: Stefano Gregori
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia aziendale
  Relatore: Jerome Massiani
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 64

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