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Arginare la crisi: 1979/1983 seconda crisi petrolifera, la Comunità Economica Europea e la Bank for International Settlements

Epilogo della seconda crisi petrolifera: considerazioni della Bank for International Settlements

Nel corso del biennio 1982/1983, all'interno dell'area Cee, si assistette ad una inversione di tendenza dei tassi d'inflazione. Le politiche antinflazionistiche iniziate dopo lo scoppio del secondo shock petrolifero, combinate alla scomparsa delle eccedenze dei paesi Opec e dal deciso raffreddamento dei prezzi del petrolio, cominciarono a dare i loro frutti. Nel 1983, nella consueta relazione annuale, la Bis, nonostante registrasse il miglioramento generale della situazione economica nei paesi industrializzati, ricordava che l'aver raggiunto buoni successi sul fronte della lotta all'inflazione sarebbe stata solo il primo passo verso una sostenuta ripresa della crescita economica.

Politiche fiscali volte al contenimento dei deficit di bilancio e politiche dei redditi che contenessero gli incrementi salariali, avrebbe dovuto essere, secondo la Bis, mantenute vive nonostante i tassi d'inflazione fossero in netto calo. La Bis, nel 1983, analizzando nel complesso le strategie di lotta all'inflazione intraprese dai paesi della Cee in risposta al shock petrolifero del 1979, metteva subito in chiaro che i buoni risultati ottenuti si ebbero allorquando il livello delle retribuzioni iniziò a diminuire.

Ciò avvenne principalmente nel corso del 1982, anno in cui i salari reali iniziarono ad indebolirsi facendo registrare variazioni negative misurate su base annua. Sul tema delle politiche dei redditi, la Bis, nel 1983, restava comunque categorica: l'essere riusciti a ridurre i redditi reali creava le condizione per una maggiore flessibilità dei salari stessi nel lungo periodo. Tale flessibilità si sarebbe poi rivelata molto utile sia per far fronte ad eventuali future spinte inflazionistiche sia nella lotta alla disoccupazione.

Quindi, per quanto concerne le politiche dei redditi, la Bis, rimarcava la loro importanza raccomandando ai Governi di mantenere il trend raggiunto anche in periodo di bassa inflazione. La Bis, sul fronte delle politiche fiscali dei paesi della Cee, effettuando una distinzione basata sulla più o meno marcata criticità dei disavanzi pubblici, nel 1983 individuava due categorie di paesi. Fra coloro i quali non avrebbero dovuto destare particolari problemi di bilancio pubblico rientrava la Germania. Altri paesi, come Francia, Italia, Belgio e Danimarca, rientrando nel gruppo dei paesi ad alto rischio, secondo la Bis, avrebbero dovuto cercare di ridurre i disavanzi pubblici affinché il problema non assorbisse le risorse che si stavano via via liberando dopo che la spirale inflazionistica iniziò ad attenuarsi nel corso del 1982.

La Bis, nel 1983, non fece pervenire giudizi positivi circa il contributo delle politiche fiscali europee volte alla lotta all'inflazione, anzi, pare che proprio le stesse politiche adottate avrebbero potuto, secondo la stessa banca svizzera, rappresentare una fonte di rischio. Inoltre, restando nel contesto fiscale, la Bis sottolineava che la tendenza dei paesi della Cee ad incrementare il fabbisogno statale, non avrebbe fatto altro che fomentare le criticità circa le politiche fiscali.

La spesa pubblica, che su tutto il territorio della Cee non dava segni di riduzione, avrebbe quindi dovuto essere trattata con maggiore attenzione da parte dei vari Governi nazionali per non pregiudicare i buoni risultati ottenuti in campo inflazionistico. Nel 1983, la Bis, riportava l'attenzione dei responsabili delle politiche economiche sulla questione della disoccupazione. I livelli di disoccupazione non davano segni di cedimento nonostante le politiche dei redditi avessero agito in tal senso29.

Quindi, sotto l'aspetto dell'occupazione, la crisi andava combattuto con maggiore determinazione. L'analisi della Bis risalente al 1983 circa le politiche monetarie dei paesi Cee, faceva intendere che le stesse politiche, che dal 1979 assunsero il ruolo di principale strumento di lotta all'inflazione, nel corso del 1982 e nei primi mesi del 1983 assunsero una leggera tendenza alla distensione. Tale distensione, sempre secondo la Bis, costituiva un elemento abbastanza positivo nell'ottica si una auspicata ripresa economica.

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Arginare la crisi: 1979/1983 seconda crisi petrolifera, la Comunità Economica Europea e la Bank for International Settlements

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Informazioni tesi

  Autore: Giovanni Del Giudice
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia delle Banche, delle Assicurazioni e degli Intermediari Finanziari
  Relatore: Giulio Mellinato
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 51

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