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Il Poema di Santa Oria

La carta perduta

Come si è detto al termine del paragrafo precedente, la parte finale della seconda visione è rimasta incompleta a causa della perdita di una carta del manoscritto che ci ha tramandato il poema. Isabel Uría Maqua ha potuto stabilire che le quartine mancanti sono sei o al massimo sette, ed ha proposto il seguente ipotetico schema di sviluppo dell’episodio: subito dopo la promessa della Vergine Maria, sarebbe seguita una risposta di Oria, dunque il congedo della Vergine, l’uscita del coro delle altre Vergini, e quella delle tre Vergini con la “noble lechiga” in un ordine quindi inverso rispetto a quello del loro arrivo.

Parallelamente, anche l’abbagliante illuminazione della cella e del monastero si sarebbe affievolita, fino a che entrambi sarebbero tornati nell’oscurità della notte in cui si trovavano all’inizio dell’episodio: ritiratasi la Madre di Dio, si sarebbe spento il “relumbrar doblado” che illuminava l’intero cenobio; con l’uscita del coro delle Vergini, invece, si sarebbero spente le “grandes lumbres” della cella di Oria e, infine, con l’allontanamento delle tre Vergini e del lussuoso letto, la cella sarebbe tornata a trovarsi nella penombra iniziale.

A questo punto Oria sarebbe svegliata, trovandosi nuovamente sola nel suo misero lettino, nell’oscurità della notte. Se questo ipotetico sviluppo coincidesse con quello del testo originale, la scena della visita della Vergine sarebbe strutturata, come l’intero poema, alla maniera di un arco ogivale: con una prima parte ascendente, nella quale tutti gli elementi si ordinano in funzione dell’incontro di Oria e la Vergine Maria, e una parte distensiva e discendente, simmetrica alla prima, di modo che sia il quadro iniziale che quello finale della scena risultassero uguali: una ristretta e buia cella con un misero lettino, sul quale giace la giovane reclusa. Qui terminerebbe l’episodio, il cui carattere fortemente drammatico che non è dunque casuale o accidentale, bensì il risultato di un’elaborazione ponderata e curata in tutti i suoi dettagli, che risponde a una volontà di creazione artistica, la cui finalità è quella di isolare la scena della visita della Vergine Maria alla cella della reclusa dagli altri episodi del poema.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il Poema di Santa Oria

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Informazioni tesi

  Autore: Martina Gisotti
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Napoli "L'Orientale"
  Facoltà: Lingue e Letterature Straniere
  Corso: Lingue e letterature straniere
  Relatore: Salvatore Luongo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 35

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santa oria
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