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La gestione delle risorse idriche in Tanzania

La creazione di una Water User Association

L’associazione degli utenti idrici (WUA) é un organo eletto all’interno della comunità servita dallo schema idrico.
Ogni punto di distribuzione dell’acqua serve una quantità variabile di gruppi familiari all’interno dei quali é eletto un Water User Group (WUG). I WUG sono solitamente composti da 2 o 3 persone e rappresentano il gruppo famigliare, o più spesso il sottovillaggio, all’interno della WUA. L’unione di questi gruppi di utenti dà origine alla Water User Association (WUA).

Il compito principale dell’associazione é quello di controllare il Comitato di Gestione, cioé l’ente che ha il compito di gestire quotidianamente il funzionamento dello schema e la raccolta dei pagamenti.
Il comitato di gestione pu`o essere formato da un gruppo di tecnici o da un operatore privato: in entrambi i casi questo viene assunto dall’associazione mediante contratto.
La WUA ha, inoltre, il diritto di visionare i libri contabili, il potere di sollevare dall’incarico ciascun membro del comitato di gestione ed il dovere di riferire all’ingegnere idraulico del distretto riguardo l’andamento del servizio. I membri si riuniscono almeno una volta al mese per valutare l’andamento della gestione e per affrontare gli eventuali problemi.

All’interno della Water User Association (WUA) vengono eletti un presidente, un vicepresidente ed un segretario i quali hanno il ruolo di coordinare i lavori.
Il comitato di gestione é responsabile, invece, della gestione quotidiana dello schema. Ogni suo membro, stipendiato, viene selezionato tramite colloquio ed ha una funzione specifica. Questo organo ha il dovere di riferire direttamente alla WUA e deve sottostare alle decisioni prese dai suoi membri.
La WUA si inserisce all’interno di una rete di relazioni politiche che mirano a supportarne il lavoro.
L’esperienza ha dimostrato che, per avere una gestione efficiente e sostenibile da parte delle comunità, é necessario un supporto costante e continuo delle istituzioni.
Affidare la gestione dell’acqua alle comunità ha infatti l’obiettivo di accrescere il sentimento di ownership e di rafforzare le capacità delle comunità, ma spesso porta come effetto collaterale il fatto che i fornitori del servizio tralascino le proprie responsabilità di monitoraggio e manutenzione.

Infatti, l’idea che supportare le operazioni di manutenzione gestite dalle comunità sia un compito meno oneroso che far funzionare un sistema centralizzato non é condivisa spesso dalle autorità incaricate e questo porta a far si che il supporto sia inteso come una–tantum e a breve termine [Harvey e Reed, 2004].
Inoltre, sensibilizzare e mobilitare le comunità non significa in automatico che queste siano invogliate a finanziare il funzionamento delle infrastrutture sul lungo periodo. Di conseguenza, molte infrastrutture sono destinate ad avere malfunzionamenti dopo l’installazione.
Per essere efficace, il supporto necessario alla gestione delle CBO deve essere fondato sui seguenti aspetti:
* incoraggiamento e motivazione
* monitoraggio e valutazione
* progettazione partecipativa
* assistenza tecnica specialistica (incluso supporto finanziario dove richiesto) [Harvey e Reed, 2004]

Quanto auspicato e previsto dal modello tanzaniano é che gli enti di gestione delle risorse idriche in area rurale siano soggetti ad un doppio controllo. WUA e Comitato di Gestione saranno controllati dal Governo del Villaggio, per verificare il corretto funzionamento dello schema, la fornitura quotidiana di acqua e il rispetto delle tariffe.
Inoltre, sia il Governo di Villaggio che la WUA risponderanno e potranno riferire all’Ingegnere Idraulico di Distretto, il quale ha il compito di monitorare la situazione all’interno del proprio distretto di competenza. In questo modo ci sarà un controllo imparziale e reciproco tra la WUA ed il Governo del Villaggio.
La realtà, tuttavia, é molto diversa rispetto da quanto proposto dalla National Water Policy: le relazioni sono estremamente più confuse e raramente i diversi attori istituzionali coinvolti adempiono completamente ai loro doveri.
Come verrà illustrato più avanti, all’interno del capitolo che tratterà il caso studio, spesso la gestione non é affidata alle comunità e gli attori istituzionali non forniscono il supporto necessario ad espletare questa indicazione della policy.
Il risultato di questa situazione confusa é l’estrema difficoltà con la quale il sistema delle WUA stenta a diffondersi. Le forme di gestione degli schemi idrici rurali più diffuse, infatti, sono ancora legate al governo di villaggio, tramite le Village Water Commettees o attraverso l’impiego di operatori privati.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La gestione delle risorse idriche in Tanzania

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Informazioni tesi

  Autore: Manuela Ciarrocchi
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Cooperazione allo Sviluppo
  Relatore: Elisa Bignante
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 111

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