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Il Microcredito: strumento di sviluppo socio-economico per i più deboli

Mappa del microcredito

Nato quasi simultaneamente in diverse parti del mondo, il microcredito conta oggi più di sessanta milioni di clienti. È distribuito da migliaia di istituzione di microfinanza, ma le cinque più grandi costituiscono la metà del mercato. A fine 2002, la ripartizione regionale dei clienti del microcredito, secondo il Summit del microcredito, era quella illustrata in tabella 3.

Questa ripartizione è molto approssimativa, in quanto si basa sulle dichiarazioni delle istituzioni, e non tutte hanno risposto all’inchiesta. Essa presenta una distorsione importante, sottostimando lo sviluppo del microcredito in America Latina. Ogni regione ha le proprie caratteristiche. Sicuramente il microcredito ha visto la sua crescita più veloce in Asia, dove operano le più importanti banche del microcredito (Grameen Bank, Asa e Brac).

La maggior parte delle banche asiatiche è orientata verso le zone rurali con un più significativo approccio di sviluppo e di lotta contro la povertà che non di credito. In America Latina, la dimensione delle banche di microcredito riescono a raggiungere una redditività elevata, attirando investimenti stranieri e, specialmente, i fondi pensione americani. Lo sviluppo del microcredito in Africa è legato soprattutto alle cooperative di risparmio e de credito attuate con l’appoggio di reti mutualistiche e degli organismi professionali27. Ma anche qui la microfinanza ha conosciuto altri percorsi, come il Kenya Rural Enterprise Program: nato nel 1984 da un progetto di Usaid28, si è trasformato prima in un’organizzazione non bancaria, e poi in una banca, la K-Rep Bank. Un altro esempio può essere

L’Azione per lo sviluppo e l finanziamento delle microimprese (Adéfi), sviluppatosi in Madagascar. Dopo l’abolizione dell’apartheid il microcredito ha conosciuto un rapido sviluppo, anche se la sua diffusione nell’Africa centrale rimane assai ridotta. In Europa orientale e in Asia centrale il microcredito ha preso slancio negli anni Novanta, nel momento della transizione verso l’economia di mercato. In quegli anni, infatti, si verificò il crollo del settore pubblico, seguito da una disoccupazione massiccia. Chi veniva licenziato poteva contare solo su una protezione sociale minima. La domanda di credito era molto forte, e non soddisfatta dalle banche. Molti finanziatori internazionali fornirono il capitale di partenza e sorsero così le prime istituzioni di microfinanza.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il Microcredito: strumento di sviluppo socio-economico per i più deboli

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Informazioni tesi

  Autore: Clara Pasqualetto
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia aziendale
  Relatore: Danilo Bano
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 54

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