Skip to content

Gravidanza, trauma, prematurità e istituzione: ricerca in terapia intensiva neonatale

Elaborazione della nascita prematura e nuovi compiti psicologici

Il parto prematuro può sopravvenire in modo del tutto improvviso ed inatteso, oppure può essere preceduto da minacce (emorragie, dolori uterini, accorciamento del collo dell'utero) che possono portare al ricovero in ambiente ospedaliero, comportando un pericolo reale di morte per sé e per il bambino. La nascita precoce giunge, così, ad interrompere bruscamente il progetto gestazionale della coppia, sconvolgendone le attese: invece di un lieto evento la coppia genitoriale deve affrontare una realtà ben diversa da quella rappresentatasi in gravidanza, carica di angoscia e connotata da paure di perdita e minacce di morte. Da questo nasce il frequente senso di colpa della madre che si sente responsabile di ciò che è accaduto, il lutto per aver perduto il “bambino sano” tanto atteso e fantasticato; le paure e le fantasie di morte del bambino sono, inoltre, spesso confermate dalle precarie condizioni di salute di quest’ultimo.

Lo shock emotivo provocato dall’evento varia per intensità da persona a persona e dipende, tra l'altro, oltre che alla struttura di personalità della futura mamma, anche dalla personalità del coniuge, dalla qualità della relazione coniugale, dalla status socio-economico della famiglia, da come era stata vissuta la gravidanza fino a quel momento, ed anche dall'attitudine degli operatori dei reparti di Ostetricia e Neonatologia. L’impatto con questa realtà inaspettata può essere sconvolgente e generare nei neogenitori sensazioni di irrealtà, rabbia e sgomento, incessanti domande sul perché questo sia accaduto proprio a loro, in un periodo, quello dei primi mesi successivi alla nascita, critico per la costruzione di un legame di attaccamento sicuro tra madre e bambino. I genitori di fronte ad un evento del genere sono chiamati a trovare un modo adattivo di gestire e superare la crisi emotiva generatasi, ricorrendo a pattern di difesa più o meno maturi e funzionali. Ad esempio la “negazione” è una fase tipica che caratterizza il recupero da una situazione critica e consente di nascondere temporaneamente la realtà; alcuni genitori assumono un atteggiamento deliberatamente pessimista, con la speranza di proteggersi sul piano emotivo in caso di morte del bambino. Questi genitori tentano disperatamente di mantenere il distacco fin quando la sopravvivenza del piccolo non è garantita, ritardando nel tempo l’investimento sulla propria genitorialità.

Un tale atteggiamento può essere utile inizialmente, ma prolungato troppo nel tempo può rendere difficile stabilire una sintonia affettiva con il piccolo successivamente. Molti genitori rispondono a questi momenti traumatici con una certa ambivalenza nei confronti del bambino: da un lato angoscia e preoccupazione, dall’altro delusione e rabbia. Il bambino può essere percepito come persecutore dell’incolumità psichica del genitore ed allo stesso tempo, essendo in pericolo, attivare un grande senso di preoccupazione. Spesso, poi, si manifesta la “colpevolizzazione”, con un senso di amarezza generalizzata verso un destino avverso. La rabbia può essere rivolta verso chi viene percepito come più fortunato o verso l’équipe medica. Alcuni genitori, non trovando altro capro espiatorio, possono aizzarsi e incolparsi vicendevolmente con accuse reciproche in un pericoloso circuito in cui anche i parenti possono essere coinvolti. La rabbia può anche essere diretta interiormente, sotto forma di feroci sensi di colpa e biasimo verso se stessi. Alcune madri possono domandarsi di aver fatto qualcosa che potesse avere causato il parto prematuro.

Quando non si può fare nulla di razionale per modificare gli eventi, spesso si cerca rifugio nell’irrazionale; il "patteggiamento" può costituire un rifugio di questo tipo. Un esempio di patteggiamento è promettere di ricominciare ad andare a Messa o di tornare a parlare con nostra madre, se Dio farà andare tutto bene. Questo è un tentativo di trovare una soluzione magica oppure può rappresentare un sacrificio adatto per placare gli dei adirati, comportando anche la ricerca superstiziosa di segnali e presagi. Il rifiuto, la rabbia ed il patteggiamento, pur essendo in definitiva delle modalità improduttive per affrontare la situazione, se non diventano l’unico meccanismo di risoluzione del trauma, possono avere una funzione temporaneamente utile. Essi danno, infatti, all’individuo il tempo per assorbire l’evento traumatico in piccole dosi, diventando così più facilmente gestibile. Tuttavia prima si arriverà all’accettazione della situazione e meglio sarà per tutta la famiglia, a cominciare dal bambino.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Gravidanza, trauma, prematurità e istituzione: ricerca in terapia intensiva neonatale

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Gabriella Caruso
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia dinamico-clinica dell'infanzia, dell'adolescenza e della famiglia
  Relatore: Claudio Neri
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 137

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi