Skip to content

La Valutazione dei servizi: due realtà sociali a confronto

Perché è così difficile valutare nel Servizio Sociale?

Se fino ad oggi la valutazione nel servizio sociale non si è sviluppata come attività connaturata e intrinseca alla professione è perché si riscontrano alcune difficoltà, sia di tipo oggettivo che soggettivo. Alcune resistenze alla valutazione possono attribuirsi alla posizione teorica, che ritiene la pratica di servizio sociale maggiormente assimilabile più ad un'arte che ad una scienza e quindi difficilmente esprimibile in parametri oggettivabili. Un'altra resistenza, di carattere più soggettivo, è legata all'assimilazione dei processi di valutazione con quelli di controllo dell'operato del professionista. Da qui possono attivarsi timori di essere giudicati, anche come persone, soprattutto laddove non si è acquisita una maturità professionale e ci si sente insicuri. Inoltre vi sono, come dato innegabile, alcune difficoltà legate alla complessità in cui il servizio sociale opera, ma questo fatto non dovrebbe scoraggiare ad intraprendere la strada della valutazione, quanto piuttosto dovrebbe stimolare ad individuare le questioni prioritarie e i metodi più adeguati. Un primo nodo da affrontare quindi concerne la definizione di cosa si intenda per efficacia in una logica di correlazione con i processi di valutazione che si intendono attivare. Ciò implica tenere conto dei problemi legati non solo alla soggettività della definizione del "valore" di un'attività, ma anche alla possibilità che il processo, attraverso cui si valuta, sia più o meno "oggettivo", cioè basato su premesse scientifiche e metodi di ricerca congruenti. Un ulteriore problema deriva dalla capacità di esprimere gli obiettivi, i metodi e i risultati attesi da parte del servizio sociale con un linguaggio che abbia un certo grado di precisione. Ciò non è sempre facile, in quanto ci sono elementi di vaghezza e scarsità di formulazione in molta parte della terminologia del servizio sociale. In particolare, gli obiettivi e i risultati sono di difficile definizione quando questi termini vengono utilizzati nell'ambito del servizio sociale. Spesso, infatti, ci si preoccupa di creare potenzialità, piuttosto che raggiungere uno "stato finale"; si lavora per aumentare negli utenti la consapevolezza della propria situazione, di accrescere le capacità di utilizzo dei servizi, di proteggerli da situazioni a rischio o da difficoltà, o ancora rendere più adeguato il funzionamento della famiglia. Questi aspetti sono intangibili e pertanto è difficoltoso determinare il loro raggiungimento ed è quindi necessario scomporli, identificando una serie di risultati che possano essere più facilmente misurabili, senza cadere nella banalizzazione e produrre una riflessione solo su cambiamenti minori del comportamento in situazioni limitate o artificiali. Inoltre le finalità, i processi e gli effetti del servizio sociale sono diversi e può essere difficile inserirli nella terminologia di variabili standardizzate, usate abitualmente dai ricercatori. Bisogna, dunque, accettare di affrontare il problema della valutazione dell'efficacia del servizio sociale avendo presente che ci si dovrà barcamenare con una certa varietà di imprecisioni o ambiguità. Vi sono però alcuni processi che possono attenuare i limiti sopra esposti. Il primo attiene alla necessità/opportunità che la valutazione offre a manager e professionisti di far precedere qualunque attività di raccolta dati da uno studio in cui gli obiettivi dell'intervento siano discussi e ridefiniti, formulandoli in modo più chiaro e che meglio si presti a sottoporli a ricerca. Il secondo riguarda la possibilità di limitare il fuoco dell'attenzione ad una parte degli aspetti di efficacia dell'intervento, articolando la valutazione in tempi diversi, usando un approccio incrementale che consenta progressivamente di allargare il campo e di estendere la valutazione ad ambiti di volta in volta più ampi. Non va, inoltre, dimenticato che vi sono approcci metodologici diversificati che possono essere utilizzati proficuamente a seconda del tipo di valutazione che si vuole compiere. A questo proposito risulta di particolare interesse il lavoro di Hanne Foss Hansen che, di fronte alla grande varietà di proposte valutative, mette in evidenza alcuni criteri che possono orientare la scelta. Ad esempio: Qual' è lo scopo della valutazione: si vuole sviluppare apprendimento o si vuole rendere conto delle performance degli operatori? Quali sono le caratteristiche "dell'oggetto" da valutare? Qual è il problema che l'oggetto della valutazione deve risolvere? La risposta a queste domande orienterà la scelta di un disegno valutativo appropriato. Ancora l'autrice raccomanda di prendere in considerazione alcune altre variabili che attengono i processi di negoziazione che possono aprirsi tra i vari attori coinvolti, l'appropriatezza del disegno valutativo e la sua trasferibilità rispetto ad altre esperienze che hanno avuto successo, la possibilità di ricorrere a pratiche già sperimentate o di cui si ha competenza.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La Valutazione dei servizi: due realtà sociali a confronto

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Lidia Lo Buglio
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Trieste
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Servizio sociale, politiche sociali, programmazione e gestione dei servizi
  Relatore: Raffaello Maggian
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 148

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

pianificazione
ricerca sociale
valutazione
qualità sociale
muggia/pozzallo
servizio sociale
analisi s.w.o.t.
attività di ricerca
assessment sociale
metodo evidence – based practice (e.b.p.)
metodo plan do check act (p.d.c.a.)
comune

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi